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Correre, che passione


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171 risposte a questa discussione

#61
Sile650

Sile650

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CITAZIONE(gsani @ May 11 2009, 12:13 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Quando eri marinaio in divisa bianca bianca???


No, no.

Ho fatto canottaggio (stendiamo un velo pietoso sui risultati) per parecchi anni per conto della Canottieri Sile, ed all'attività agonistica ho affiancato alcune partecipazioni alla splendida Vogalonga.
La prima volta fu davvero speciale.
Il Sile è parecchio stretto e contorto, e mal si presta all'allenamento con barche lunghe. Meno ancora alla voga "di punta" (con l'eccezione a confermare la regola del "due con" medaglia olimpica nel 1968 di Baran-Sambo-Cipolla LINK).
Così tutti eravamo ben più preparati nella voga di coppia (quella con due remi, per intenderci).
Per affrontare il moto indoso della laguna le imbarcazioni da gara non vanno bene, e si utilizzano, nel caso della voga di coppia, i cosiddetti "canoini da mare" LINK.
La società ne possedeva solo due, e noi eravamo in tre.
Che si fa?
Semiabbandonata alle intemperie stava a marcire da anni la Fiammetta, una barchetta in legno che una volta veniva utilizzata per insegnare a remare ai ragazzini.
Aveva la stabilità necessaria ad affrontare le onde, ma faceva acqua per via del fasciame rovinato dalle intemperie e dagli errori di manovra di generazioni di neofiti. Inoltre non aveva la copertura, quindi in caso di onde si sarebbe riempita d'acqua abbastanza facilmente.
La voglia di partecipare però era tanta, ed il fascino di farlo con un guscio di noce (col quale fra l'altro avevo fatto le mie prime remate anni addietro) mi intrippava alla grande.
Così assieme ad un amico la ripristinammo alla buona (colla, resina e fantasia). Ci montammo un paio di remi da gara per avere un "rapporto" più adatto alle lunghe percorrenze e portammo via un poì di spugne e secchiellini per buttare fuori l'acqua in eccesso.
Lo scafo corto limitava necessariamente la velocità, quindi non mi illudevo di poter star dietro ai due amici dotati di canoino in vetroresina (nonchè di muscoli e polmoni migliori dei miei).
Per mettere in acqua le barche le possibilità sono due: scartammo il parcheggio di piazzale Roma perchè poi uno dei tre avrebbe dovuto riportare il furgone ed il carrello a Mestre ritornando indietro in autostop, ed optammo per la sede della Canottieri Mestre, ideale per calare le barche in acqua ma molto distante dalla partenza (c'è da fare tutto il ponte della libertà e poi tutto il Canal Grande).
Giornata uggiosa, vento e pioggerellina, onde alte.
Fin dalle prime remate mi sono reso conto che avrei dovuto fermarmi molto spesso a svuotare la barchetta: ad ogni onda ricevevo una bella spruzzata sulla schiena.
La velocità però non era malaccio. Il mio amico Gustavo aveva fatto un ottimo lavoro con l'impalatura e riuscivo ad avanzare molto bene.
A metà del ponte della Libertà le onde erano davvero alte, ed il vento rompeva le scatole alla grande, perciò passammo sotto ad una delle arcate (mamma mia che riflussi paurosi!) per passare dalla parte meno esposta.
L'impatto col Canal Grande: caos. Un mucchio di traffico. Mascherete, gondolame vario, canoe a profusione. Barche a motore scocciate della presenza della miriade di partecipanti. Ogni tanto un gigantesco dragon boat a bloccare tutto. Quanto di peggio per vogare all'indietro. Mi dovevo girare di continuo per controllare di non andare a sbattere da qualche parte. Per non parlare dello spazio necessario alla voga: continuamente finivo con un remo sotto ad un'altra imbarcazione rischiando di rovesciarmi.
Insomma, una bolgia, ma alla fine eccoci in zona partenza, per sentire la cannonata ed il boato: "San Marco!" seguito dall'alza remi, che con i nostri skiff era appena simbolico, rispetto alle voghe venete che potevano mettere tutti i remi in verticale.
Via.
Uno spettacolo meraviglioso. Mai viste tante barche assieme, in un tripudio di colori. Assomigliava molto alle rappresentazioni cinematografiche della corsa all'oro, con tutti i carri partire contemporaneamente alla conquista del west.
Dopo le prime fasi concitate, allargando la traiettoria alla prima svolta all'altezza del Morosini sono riuscito a superare il grosso delle barche più lente. Finalmente con un po' d'acqua a disposizione ho potuto trovare il passo, e la Fiammetta, fra un'onda e l'altra, ha preso a filare.
Con mia sorpresa non perdevo nemmeno troppo terreno dai miei due amici, e tagliando sul tempo delle soste per una buona parte sono riuscito a star vicino a loro.
Ecco gli attraversamenti dei canali delle isole... all'improvviso si passa da canneti a zone abitate, ed ogni tanto c'è addirittura un'orchestrina ad allietare il passaggio. Che meraviglia!
Sempre voltandomi molto spesso per controllare di non andare a sbattere contro una briccola (rompere un remo qui sarebbe quantomai disastroso) continuavo a sorpassare imbarcazioni più lente (molto probabilmente in tanti sono partiti prima della partenza ufficiale per non arrivare troppo tardi). Per un lungo pezzo ho ingaggiato battaglia con una Jole di ragazze di una società remiera veneziana: la capovoga non era assolutamente contenta di prenderle dalla mia piccola Fiammetta, e gliene ha dette di tutti i colori alle compagne. tongue.gif
Poi si arriva al giro di boa, ed inizia il lungo tratto di laguna aperta.
Il vento e le onde, che nei canali erano quasi inesistenti iniziarono a giocare con la mia barchetta, e dovevo fermarmi sempre più spesso per svuotarla. Iniziarono anche i primi segni di affaticamento. Il fondoschiena, da troppe ore sul duro seggiolino del carrello, ma soprattutto le mani, che nonostante i calli di tanti anni di voga ed i guantini da ciclista si erano riempite di vesciche. Cercavo di impugnare i remi più delicatamente il possibile, ma con poco sollievo. Quando mi fermavo per svuotare la barchetta, poi, l'acqua salata mi ricordava che sotto ai guantini c'era la carne viva...
Le sempre più frequenti soste mi hanno fatto perdere contatto con i miei due amici, ma comunque la compagnia non mancava. Ogni tanto sorpassavo delle canoe molto lente, probabilmente avevano tagliato a metà percorso.
Ultima isola da attraversare, ultimo tratto di laguna aperta con Venezia in vista e... l'imbocco del canale di Canareggio. Al primo ponte un urlo: "Vai Giulio! Forza Canottieri Sile!" Guardo su... e vedo un gruppetto di ragazze che mi applaude, assieme all'altra gente assiepata sulle sponde. Chi saranno? Boh! "Ciao!" grido, e continuo a vogare perplesso. Ponte successivo, stessa scena. Così ho capito: la gente aveva l'elenco dei partecipanti, e dal numero di pettorale sapevano tutto di me. Galvanizzato dagli incitamenti ho iniziato a vogare cercando di dissimulare la fatica, con lo stile migliore possibile. Sarà che la Fiammetta ispirava simpatia, sarà che ero ben diverso dal grosso dei partecipanti, ma mi sentivo acclamato come una star.
Così Canareggio e Canal Grande sono passati in un baleno, ed eccomi al traguardo nel primo pomeriggio, lì dove ore prima avevo urlato "San Marco!".
La premiazione era aquanto spartana. Niente gnocche a metter medaglie attorno al collo, ma un paio di piattaforme galleggianti che avevano rinunciato a premiare uno ad uno la bolgia che si presentava, e ti lanciavano un sacchettino trasparente contenente medaglia ed attestato di partecipazione. Vabbè.
Mi attendevano ancora un bel po' di km per concludere la fatica. C'era da risalire il Canal Grande (ancora!), farsi tutto il ponte della libertà e finalmente attraccare a Mestre.
Fra il dire ed il fare... c'è di mezzo il traffico contrario sul Canal Grande. Arrivato all'imbocco del Canareggio uno dell'organizzazione mi ha consigliato di tagliare passando per di là, perchè dietro a piazzale Roma il vento aveva rinforzato e c'era mare grosso.
Non l'avessi mai fatto! Nonostante tutto ero arrivato con le barche veloci, ben prima del grosso delle imbarcazioni... col quale ho fatto un frontale in quello stretto canale! Che disastro! Impossibile avanzare, un ingorgo pauroso. Mi sono attaccato ad un anello sulla riva ed ho ritirato i remi per lasciare libero il passaggio. Solo dopo un paio d'ore ho potuto togliermi da quella scomoda posizione, ed affrontare finalmente le onde del ponte della Libertà.
Sono arrivato a Mestre alle 18, dopo 11 ore in barca, con gli amici preoccupatissimi che mi davano per disperso (meno male che all'arrivo ci eravamo incontrati).Inutile dire che mi faceva male tutto, e che tirato su di peso dagli amici non ero in grado di stare in piedi.

Che bello!
Scusatemi per la lunghezza, ma man mano che scrivevo mi tornavano i ricordi... e la voglia di farla ancora! LINK
Se leggi, sono a metano...

#62
gsani

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Che bei ricordi Giulio, il peccato è che hai lasciato tutto.
Fare sport, di qualsiasi genere è la cosa più bella che possa capitare ad un essere umano.
Ti riempe la vita, ti fa scordare le cose brutte, ti fa sentire bene.
Cosa volete di più, che vi faccia anche il caffè ???
"Metà del mio denaro l'ho speso in donne, champagne, automobili, moto e aerei...il resto l'ho solo sprecato!!!" (gsani)
“Una volta che hai conosciuto il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti sempre in alto, perché là sei stato, e là sogni tornare”. (Leonardo Da Vinci, mica bau bau micio micio)

#63
Aura

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Grazie ragazzi di aver condiviso con noi queste cose bellissime,
è proprio vero, lo sport regala emozioni indimenticabili e aiuta a vivere meglio la vita, comunque essa sia.

@gsani
Mi dispiace sentir che hai vissuto codesta gara con tutta 'sta sofferenza, Gianluca. Ho..."risofferto"con te, leggendo le tue parole...anche se, sono sicura, che lo rifaresti...saltando la premiazione con la "simil-suocera"magari...
E' bello, poi sapere che tutto ciò non ti ha scoraggiato, ma sicuramente ha costruito in te qualcosa di più forte per le prossime... wink.gif
Ah, dimenticavo...ok, tu fai il caffè, io porto i pasticcini! laugh.gif
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.(Albert Einstein)

#64
gsani

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CITAZIONE(Aura @ May 11 2009, 06:17 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Grazie ragazzi di aver condiviso con noi queste cose bellissime,
è proprio vero, lo sport regala emozioni indimenticabili e aiuta a vivere meglio la vita, comunque essa sia.

@gsani
Mi dispiace sentir che hai vissuto codesta gara con tutta 'sta sofferenza, Gianluca. Ho..."risofferto"con te, leggendo le tue parole...anche se, sono sicura, che lo rifaresti...saltando la premiazione con la "simil-suocera"magari...
E' bello, poi sapere che tutto ciò non ti ha scoraggiato, ma sicuramente ha costruito in te qualcosa di più forte per le prossime... wink.gif
Ah, dimenticavo...ok, tu fai il caffè, io porto i pasticcini! laugh.gif


Anche a me piace, piace assai, leggere le esperienze di sofferenze, sacrifici degli altri, ricompensati con una medaglia anche di cartone.
Anche a me piace, piace assai raccontare le mie esperienze, belle o brutte perché prolungano il sapore delle emozioni, spesso forti, vissute in quei momenti.

Anche questa esperienza di Custoza, vissuta li per li come una brutta esperienza, ora mi sembra meno tragica e sono sicuro che il prossimo anno sarò li di nuovo a sbuffare, lamentarmi per il caldo e la fatica ma con il numero sul petto pronto al via.
Magari con una preparazione migliore !!!
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#65
Aura

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Non magari, sicuramente con una preparazione migliore, almeno dentro di te; sarai più predisposto allo sforzo e sicuramente terrai una"riserva di carica"più sostanziosa da parte per i momenti che hai ritenuto più difficili...è una forza che si rinnova e si potenzia...!
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#66
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ieri ultimo test prima del SOGNO , 21 km alla STRAVERONA con buonriscontro cronometrico e ottime sensazioni in salita,

ormai sono convinto di essere in forma per affrontare con un risultato positivo la grande prova che mi aspetta tra sabato e domenica .

la 9 colli running sara mia anche perchè ne va del resto della stagione sara l'accredito che mi permettera in settembre di partecipare alla madre dui tutte le corse la mitica SPARTATHLON 245.3 km non stop.

il mio obbiettivo di sabato è terminare entro il tempo max delle 30 ore, tutto cio che dovesse arrivare in piu sara ulteriore soddisfazione personale.

in settimana faro un paio di uscite di max 5 K proprio per non stare fermo, ogni singola energia è da preservare per l'evento.

#67
gsani

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Nonostante il duro impegno di domenica anche io mi sono cimemtato nella 21 Km della Straverona, senza però impegno max o affanni.
Tanta salita anche piuttosto dura e tanto, tanto caldo.
Mi sono goduto la marea di gente che ha partecipato, non avevo mai visto tanta gente in vita mia tutta insieme.
I primo Km sono stati impegnatissimi per districarsi dal traffico con scarti, improvvise accellerazioni e rallentamenti.
Bel giro, faticoso ma divertente.
Ciao Marco, in bocca al lupo e torna vincitore, ma questa volta facci un racconto dettagliato dell'esperienza.
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#68
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la mia mesta 9 COLLI RUNNING 2009 l'edizione che si chiamava appunto IL SOGNO per me rimarra tale almeno per un altro anno.
tristemente ho dovuto alzare bandiera bianca al BARBOTTO dopo 85 Km di corsa.


purtroppo il caldo patito durante il giorno la temperatura era di ben 39° C ho avuto problemi fin dall'inizio causa l'insorgere di crampi ho subito l'incapacità di riuscire ad alimentarmi adeguatamente mi sono ritrovato al barbotto sfinito e sfiancato, vedendo che anche qui non riuscivo a buttare giu niente di solido ed anzi ho perso anche i liquidi che avevo ingurgitato nelle ore precedenti mi sono ritrovato pressochè disidratato sembravo un drago emettevo delle lingue di fuoco ma che in realta erano i liquidi residui.,e non ho avuto alternative.




il mercoledi è stato il primo giorno che ho iniziato a riprendermi mi sono serviti 3 giorni pieni per riuscire ad essere consapevole di chiamarmi ancora marcoe la testa era completamente rintronata dal sole fino al martedi sera avevo ancora la sensazione di vivere constantemente nel deserto mi sentivo la testa bruciare.

sicuramente con un clima piu mite questa gara avrebbe avuto un esito diverso.ma ora è inutile recriminare su cio che si doveva e si poteva fare ma bisogna fare tesoro di questa grande esperienza.



l'appuntamento è solo rimandato il "sogno" di arrivare a cesenatico è ancora in me non mi ha abbandonato tra un anno ci saro piu forte che mai con un esperienza maggiore facendo tesoro degli errori commessi quest'anno,



colgo l'occasione anche qui per fare i complimenti ad andrea anche se ho avuto l'onore di farli di persona stringergli la mano al suo arrivo a cesenatico.

un grande in bocca al lupo a tutti quelli al pari di me che hanno dovuto loro malgrado abbandonare prematuramnete la corsa , arrivederci a l'nno prossimo.
e che le ultra siano sempre con voi.

unico rammarico se il clima e la temperaturq fosse stata quella di questo ultimo fine settimana sarebbe stata tutta un'altra cosa.

purtroppo mi sono giocato anche la possibilita di avere i requisiti per la SPARTATHLON il termine ultime per l'iscrizione era 31 maggio , anche qui percio si rimanda di un anno.


#69
gsani

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Ciao Marco
mi dispiace, mi dispiace assai.
Quello che sei riuscito a fare ha dell'incredibile, io nel mio piccolo con solo due maratone sulle spalle, neanche riesco a concepire come sia possibile correre per 85 Km con 39°.
la mia più viva ammirazione e il mio più grande augurio per la prossima edizione.
Io sogni sono fatti per essere realizzati.
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#70
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al briefing prima della partenza il fautore di questa meravigliosa corsa Mario Castagnoli ha detto testuali parole "il vincitore non è colui che arriva primo ma neanche chei riesce ad arrivare a cesenatico ma bensi tutti voi che riuscite a concepire di partire per una corsa cosi lunga e massacrante" queste parole dette da lui che di arrivi a cesenatico ne ha fatti 4 o 5 sono una buona premessa su cio che ti aspetta.

altra nota quest'anno oltre ai consueti 11 mila ciclisti della domenica c'è stata anche una partenza in notturna è stato bellissimo ed emozionante vedere su queste salite i corridori che formavano una scia luminosa con i loro fanali facevano un effetto tipo i sciatori quando fanno le fiaccolate.

luci che si mescolavano alle tante lucciole quelle vere non quelle della statale 11 ma quante che ce ne sono credevo che ormai non esistessero piu e che facessero parte solo delle fiabe e dei tempi della giovinezza quando lo smog e l'inquinamento erano lontani anni luce rispetto oggigiorno.

#71
gsani

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CITAZIONE(RUNNER @ Jun 4 2009, 06:22 PM) <{POST_SNAPBACK}>
al briefing prima della partenza il fautore di questa meravigliosa corsa Mario Castagnoli ha detto testuali parole "il vincitore non è colui che arriva primo ma neanche chei riesce ad arrivare a cesenatico ma bensi tutti voi che riuscite a concepire di partire per una corsa cosi lunga e massacrante" queste parole dette da lui che di arrivi a cesenatico ne ha fatti 4 o 5 sono una buona premessa su cio che ti aspetta.

altra nota quest'anno oltre ai consueti 11 mila ciclisti della domenica c'è stata anche una partenza in notturna è stato bellissimo ed emozionante vedere su queste salite i corridori che formavano una scia luminosa con i loro fanali facevano un effetto tipo i sciatori quando fanno le fiaccolate.

luci che si mescolavano alle tante lucciole quelle vere non quelle della statale 11 ma quante che ce ne sono credevo che ormai non esistessero piu e che facessero parte solo delle fiabe e dei tempi della giovinezza quando lo smog e l'inquinamento erano lontani anni luce rispetto oggigiorno.


Caspita saranno almeno vent'anni che non vedo una lucciola, anche in questo sei un passo avanti a me.
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#72
cpaolo67

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Premesso che ormai da alcuni anni tutti i lunedì sera vado a giocare a calcio (a 11 e quindi con scatti e corse abbastanza lunghi) e le gambe sono abbastanza allenate, mi son fatto traviare da questo Topic e da un tal Avvocato e così da qualche settimana tutti i giovedì ho iniziato ad andare a fare una corsetta di circa 7/8 km, senza prestese, così tanto per... Ieri però ho fatto la pazzia, mi sentivo davvero in forma, mi sentivo ok in tutto e così, via... 17 km in 1 ora e 34 minuti, che non so se è tanto o poco, però so che alla fine mi sentivo abbastanza bene, le gambe non avrebbero retto per molto ancora perchè sentivo i muscoli che cominciavano a bruciare, però mi sa che ad una mezza maratona potrei anche pensarci rolleyes.gif ...
Vivo ogni giorno sperando che il bambino che ero, possa apprezzare l'uomo che sono diventato.

#73
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CITAZIONE(cpaolo67 @ Jul 3 2009, 10:12 AM) <{POST_SNAPBACK}>
Premesso che ormai da alcuni anni tutti i lunedì sera vado a giocare a calcio (a 11 e quindi con scatti e corse abbastanza lunghi) e le gambe sono abbastanza allenate, mi son fatto traviare da questo Topic e da un tal Avvocato e così da qualche settimana tutti i giovedì ho iniziato ad andare a fare una corsetta di circa 7/8 km, senza prestese, così tanto per... Ieri però ho fatto la pazzia, mi sentivo davvero in forma, mi sentivo ok in tutto e così, via... 17 km in 1 ora e 34 minuti, che non so se è tanto o poco, però so che alla fine mi sentivo abbastanza bene, le gambe non avrebbero retto per molto ancora perchè sentivo i muscoli che cominciavano a bruciare, però mi sa che ad una mezza maratona potrei anche pensarci rolleyes.gif ...


Paolo, fai di me un uomo felice.
Il solo fatto di averti stimolato a cominciare anche solo a concepire di fare qualcosa che sicuramente ti farà stare meglio mi riempie d'orgoglio.
17 Km sono un sacco di strada, non si improvvisano così su due piedi, vuol dire che di base c'è già una discreta condizione fisica.
Pe ri primi momenti non guardare troppo il cronometro ma corri libero da ogni assillo.
Mi raccomando però: scarpe adeguate, su questo non bisogna transigere.
Non sono in grado di consigliarti il modello, ma rivolgiti ad un negozio che possa consigliarti bene.

Io mi alleno 3/4 volte a settimana, la sera verso le 19.00 una sera si e una no, d'estate, d'inverno con la pioggia o con il sereno mi faccio il mio percorso di circa 10 Km in circa 50 minuti.
La domenica mattina raddoppio o anche triplico.
Ora fa molto caldo corro a torso nudo, non si dovrebbe ma a me piace così.
Comincio ora a preparere le maratone autunnali, mi piacerebbe fare Livorno a casa mia a novembre ma forse metto qualcosa d'altro prima vediamo.

Mettiti un obbiettivo e cerca di perseguirlo, vedrai che con il numero sul petto è tutta un altra cosa.
A dispozione per i consigli che ti possano servire, non mollare, mai.
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#74
Aura

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Causa maratona dei Giochi del Mediterraneo, stamani non ho potuto evitare ben 4 ore di fila a Pescara...unico pensiero positivo che ho avuto : "Se c'era Gianluca a Pescara 'sti giorni magari si sarebbe divertito(a seguire la Maratona, non a fare tutta quella fila in macchina! rolleyes.gif )".
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.(Albert Einstein)

#75
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CITAZIONE(Aura @ Jul 3 2009, 01:59 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Causa maratona dei Giochi del Mediterraneo, stamani non ho potuto evitare ben 4 ore di fila a Pescara...unico pensiero positivo che ho avuto : "Se c'era Gianluca a Pescara 'sti giorni magari si sarebbe divertito(a seguire la Maratona, non a fare tutta quella fila in macchina! rolleyes.gif )".


Cara Aura
una delle cose più divertenti di quando si corre per strada in competizione organizzate sono le reazioni scomposte degli automobilisti che si ingolfano nei punti di passaggio della corsa.
Decine di clacson impazziti, persone che scendono dalle macchine e questionano con gli addetti alla sicurezza o anche di peggio.
Io francamente me la rido e trovo la cosa abbastanza divertente, non tanto per gli ingorghi che causiamo al traffico, ma per il fatto che l'orario della corsa e i posti dove essa passa sono sempre ampiamente pubblicizzati giorni prima.
Inutile quindi arrabbiarsi, cambia orario o percorso se non vuoi rimanere intruppato, meglio prendi la bicicletta che non ti ferma nessuno.
Altrimenti attaccati al clacson e prenditela con le centinaia di persone che si godono un mondo una bellissima passione, insultali, mangiati il fegato e altro.
Per questo io me la rido.
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#76
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A dire il vero io non mi sono scomposta per nulla, (testimone il pargolo che era con me). Semplicemente, dovendo raggiungere la parte sud di Pescara e non avendo alternative(visto che l'autostrada era congestionata), mi sono portata il..."kit dei lunghi viaggi" e ho avvertito che sarei certamente arrivata in ritardo(come poi è stato). E' inutile arrabbiarsi, innervosirsi o prendersela con chiunque. Se puoi eviti di fare quel tragitto in quel giorno e a quell'ora, se non puoi...porti pazienza. Non mi chiamo James Bond e non ho l'autogiro ! Non potendo chiedere un passaggio agli elicotteri delle Forze dell'Ordine che sorvolano la zona faccio quel che è previsto e me la prendo con filosofia; sarebbe stato anche un pessimo esempio per il piccolo Gio' se avessi dato i numeri, no? Meglio vivere le cose col max della calma!
Se poi ti viene un po' di fantasia...lasci l'auto a un lato della strada e ti vai a vedere la maratona che passa a non più di trecento metri da dove ti trovi(più o meno) e mandi alle ortiche i tuoi doveri ops.gif angel.gif !. Almeno ti gusti la mattinata nonostante il caldo afoso e appiccicaticcio tongue.gif .
Quattr'ore di fila: due all'andata e due al ritorno...precisescion!


Però hai ragione, da come ho detto la cosa sembrerebbe che m'ero adirata !
Mi sono espressa male!
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#77
gsani

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CITAZIONE(Aura @ Jul 3 2009, 05:03 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Però hai ragione, da come ho detto la cosa sembrerebbe che m'ero adirata !
Mi sono espressa male!


Sbagliato.
Non ti sei espressa affatto male ne mai ho avuto l'impressione che tu fossi adirata
Ho assolutamente recepito il senso del tuo primo messaggio.
Del resto ormai ho avuto modo in questo tempo do constatare l'assoluta pacatezza del tuo animo.
Mai e poi mai la mia risposta aveva l'intenzione di bacchettarti, credimi.
Volevo solo metterti a conoscenza di cosa succede in quella marea di pesone che nonostante tutto e tutti corrono nel traffico impazzito.... se la ridono.
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#78
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unsure.gif Allora nonostante tutto s'era capito che non ho dato da matta! 44.gif
Scherzi a parte , non mi son sentita bacchettata, tranquillo!

Comunque grazie!...Anche se già lo so che chi corre ha sempre il sorriso nel cuore
(ormai non faccio gare da un'eternità, ma mio fratello continua a farsi le sue corsette quotidiane e quando può qualche garetta...!)
anche quando ha il volto tirato dalla fatica!
A dirla tutta ricordo sempre con molto affetto i miei compagni di gruppo sportivo di tanti anni fa...tutte care persone.
La maggior parte di loro corre ancora regolarmente .
... Mi sento quasi in colpa per non riuscire più a fare le mie brave corsette...chissà...col riprendere dell'anno scolastico, magari ho una chance...
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.(Albert Einstein)

#79
gsani

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Dopo un anno dall'acquisto, oltre 1000 Km, due maratone, svariate mezze e qualche 10 Km ho rottamato le mie adorate Adidas Boston.
Peccato mi ero affezionato al loro imbarazzante colore arancio che mi teneva compagnia durante le lunghe ore di marcia.
Volevo ricomprarle ma il negoziante me l'ha sconsigliato.
A suo dire il dolore che nuovamente sta ricomparendo ai talloni d'achille e che l'anno scorso mi ha tormentato un paio di mesi e proprio causato da quelle.
A malincuore sono stato dirottato su un paio di Nike Lunarglide dall'improbabile nero/arancione ben più ammortizzate e pesanti.
L'ho provate ieri, una ventina di Km con una dura salita sulle torricelle, incantevole collina che sovrasta Verona.
Non so se sarà amore, dovrò abituarmi perché mi sembra di correre su un cuscino di piume, strana sensazione, anche se devo riconoscere che i tendini oggi mi danno meno fastidio.
"Metà del mio denaro l'ho speso in donne, champagne, automobili, moto e aerei...il resto l'ho solo sprecato!!!" (gsani)
“Una volta che hai conosciuto il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti sempre in alto, perché là sei stato, e là sogni tornare”. (Leonardo Da Vinci, mica bau bau micio micio)

#80
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La mia 113 Km RIMINI EXTREME.

Si nel titolo c’è un errore ma non è dovuto alla mia volontà ma al gesto sciagurato di un idiota che ha tolto i cartelli segnaletici ad un bivio .

Ma andiamo per ordine , dopo la disastrosa esperienza alla 9 colli running in cui tutto in quel giorno è andato per il verso sbagliato , e arrivato al Barbotto in condizioni pietose e con una grave crisi di stomaco in corso ho dovuto per forza di cose ritirarmi.
Nei giorni successivi ho provato un sentimento di odio nei confronti della corsa non riuscivo proprio ad infilarmi le scarpette e correre e ciò si è protratto per un lungo mese.

In quel mese ho avuto molto tempo per pensare che forse la corsa per cosi dire agonistica non era cosa per me, ma sarebbe stato meglio ritornare a vivere la corsa come un modo per rimanere in forma e nulla di piu’. In fondo è da poco che frequento questo mondo,ho corso la mia prima maratona solo 2 anni fa.

Ma intanto si avvicina la data della RIMINIEXTREME gara in cui mi ero iscritto già da parecchi mesi prima e perciò avendo davanti ancora un bel mese decido che è ora di darsi una mossa.
Lascio perdere tabelle ,cardio, cronografi e quant’altro e decido di andare solo a sensazione, inizia cosi il mio personale allenamento il solito giro di 15 Km tutti i giorni, cosicché a volte mi escono dei progressivi ,delle altre volte dei lenti ,a volte poche però dei veloci, o come nell’ultima settimana prima della gara dato il gran caldo e l’umidità se ne escono dei lentissimi .

Arriva il giorno della gara , ho ancora molte incertezze ,l’unica certezza è che quel sentimento di odio verso la corsa non è più in me.
Alle 21.00 sono alla darsena al punto di ritrovo ,vedo tante facce note e meno note ,vedo tanti reduci dalla 9 colli .anzi mi sa che a parte i francesi gli italiani siano tutti presenti ,c’è perfino il padre padrone della 9 colli ossia Mario Castagnoli , lo saluto e scambio 2 parole con lui.
sono accompagnato da moglie e bimbi e questo mi rende sereno e felice, sono tra gli ultimi ad infilarmi nel vialetto verso la partenza ne approfitto per restare il piu tempo possibile con loro per un ultimo saluto, ci diamo appuntamento per l’indomani mattina li alla darsena per il mio arrivo che pronostico in modo molto ottimistico intorno alle 11h.

ora ci aspetta una bella camminata che ci porterà all’arco d’Augusto punto della partenza vera e propria. Vi giungiamo pochi minuti prima delle 22.00 .

Finalmente si parte, avverto fin dai primi metri una strana serenità, mi sembra cosi irrealistico questo effetto, credo che ciò sia dovuto al fatto che sento la presenza dei miei cari mai come in questo momento li ho sentiti cosi vicino in una corsa, e soprattutto perchè l’indomani saranno li ad attendere il mio arrivo,già mi viene la pelle d’oca a pensarci .
i primi Km sono pianeggianti ,il traffico automobilistico è notevole ,subiamo i soliti strombazzamenti di automobilisti indispettiti.
inizia la salita e qui ho i primi segnali lusinghieri di ciò che il destino mi sta riservando.
Al contrario di quello che immaginavo la salita si è lunghissima ma a parte qualche tratto non è quasi mai invadente e asfissiante si lascia aggredire con docilità da qui al 50° Km saranno pochi i tratti in cui dovrò sostituire la corsa con la marcia.


Mi sento benissimo,le gambe e la testa sono in perfetta simbiosi , ma c’è una terza componente IO che prova a fare il bastian contrario mi dico che tanto è solo un fuoco di paglia questo prima o dopo svanirà lasciando tanti Km ancora da affrontare e soprattutto molta sofferenza .

Ma gambe e testa mi stanno dando chiari segnali positivi,no stavolta sei tu che sei pessimista devi avere solo fiducia.

Arriva il primo scollinamento mi affianca un finisher della 9 colli, facciamo insieme un qualche centinaio di metri poi lui se ne va come il vento, io non provo neanche minimamente a cambiare il ritmo sto troppo bene ,non voglio rovinare nulla con degli inutili strappi;la mia tattica è la regolarità che penso che in una gara cosi lunga sia la strategia migliore.
Sono passate 3h dalla partenza e mi trovo al 30 Km, gambe e testa sono sempre in perfetta sintonia..
Ormai sono parecchi Km che viaggio con sempre li a tiro un trio di cui fa parte un altro reduce della 9 colli, ma questo non lo conosco proprio me lo ricordo solo per il fatto che ha un teschio lucido e porta la stessa maglietta.

Mi trovo in un tratto duro e qui al contrario di loro inizio a camminare in modo sostenuto, noto 3 aspetti fondamentali primo che guadagnano pochissimo terreno , secondo che a me il battito rimane regolare e non accelera. Ogni tanto faccio una decina di passi di corsa e recupero i pochi metri di vantaggio che mi avevano preso, terzo aspetto è che quando si arriva ai vari ristori loro praticamente si accasciano sulle sedie mentre io mi armo di ciò che sarà il mio rituale di questa magica notte,ossia una fetta di pane e marmellata ed un bicchiere di coca ghiacciata e riprendo camminando per il tempo necessario di espletare il rito e poi riparto di corsa.

Arrivo cosi al 35 km troviamo un gruppetto che in un tratto duro sta correndo, io adotto la mia strategia cammino in modo sostenuto,tra loro c’è un tizio che mi colpisce in modo particolare perché vedo che fa il gesto di correre ma praticamente non produce movimento, nel giro di poco gli sono sotto lo affianco e lo supero facilmente, credo che ciò lo abbia stroncato in quanto dopo pochi passi non sento più il rumore delle sue scarpe battere sull’asfalto, dentro di me gli dico GHET CAPI COME LA FUNZIA?

Arriviamo al traguardo delle maratona, sono freschissimo ed ancora più sereno di quando sono partito,in quanto inizio a rendermi conto che sta andando tutto benissimo ,non ho mai avuto nessun piccolo cedimento un minimo principio di crampi, niente di niente ,ormai anche la parte negativa di me se ne è andata verso altri lidi .
Al ristoro cerco gli oggetti per il mio rituale ,quando mi sento battere sulla spalla ,mi giro e vedo che è Andrea un altro finisher della 9 colli ma non uno qualunque,è uno di quelli di alto rango ma questa notte non è qui per se stesso ma per un fine molto più elevato e nobile da parte sua, sta guidando Cristian verso il suo sogno.nel trovarmelo davanti rimango inebetito che quasi non riesco neanche a salutarlo , mi presenta Cristian gli faccio i miei complimenti, e ne sono onorato di aver
potuto stringere la mano ad un ragazzo cosi determinato.

Consumo il mio rituale e riparto ancora più sereno e convinto nei miei mezzi. Prima di ripartire vedo che il trio che stava con me fino a quel momento sono accasciati sulle sedie, segno che forse hanno qualche problema.

Ora c’è un po di falso piano , poi riprende la salita , davanti non vedo nessuno,mi giro indietro ed anche li vedo che non c’è anima viva sono completamente solo, anche automobili non se ne incrociano più , ma questo era già da diverso tempo che ormai succedeva. Mi sento il padrone incontrastato di questa notte magica,alzo lo sguardo al cielo e per la prima volta noto una magnifica notte stellata, ripenso come già mi era capitato in precedenza ad Andrea e Cristian e al loro progetto ed a ciò che si auspicavano e cioè una magnifica notte stellata, idealmente mi rivolgo a loro e gli dico che mai desiderio fu più esaudito di questo,sembra che tutte le stelle si siano radunate sopra di noi in modo da illuminarci la strada con il loro splendore, altrettanto idealmente gli faccio ancora un grande in bocca al lupo, in modo altrettanto ideale guardando questo cielo meravigliosamente stellato ripenso ai miei cari e me li sento ancora più vicino di quanto non lo siano, forse è questa magnifica sensazione che mi rende immune alla fatica;arrivo al 46° Km e ancora sono in perfette condizioni fisiche ,mi preparo per il mio solito rituale ,la ragazza del ristoro si annota il n° di pettorale e mi chiede: come va? Io in modo deciso gli rispondo mai stato meglio in vita mia; al che un corvo sentendomi cosi determinato si desta dal suo torpore ed infastidito da questa mia risposta viene a depositarsi sulla mia spalla,infatti appena riparto mi scoppia un bubbone sotto il piede procurandomi un dolore talmente acuto che vedo accendersi in cielo ulteriori stelle, provo a correre ma è pressoché impossibile,allora decido di camminare per un po in modo che passi tanto questi sono dolori passeggeri, nel giro di qualche minuto non sento piu niente ed inizio di nuovo a correre sempre da solo arrivo al cartello del 50Km che equivale al giro di boa ,al punto di non ritorno, in modo talmente naturale mi esce un urlo di gioia ,sembro lo Yeti che si sta risvegliando,davanti a me in lontananza vedo la luce di un frontalino che disegna dei vortici luminosi in cielo, credo di aver spaventato il runner la davanti e mi dico forse ho esagerato un pochino.
Prima dello scollinamento lo raggiungo e poi in discesa continuo la mia azione decisa e regolare come sempre lui si stacca subito arrivo al ristoro dei circa 55 Km, è in discesa e non vorrei fermarmi per non spezzare questo ritmo ,ma mi fermo lo stesso c’è il rituale da fare, come riparto non so come mai mi balena in testa l’idea che avrei potuto chiedere le indicazioni per il tragitto non capisco perché mi sia venuta questa strana idea visto che non lo avevo mai fatto fino ad ora, sono quasi tentato a tornare indietro per farlo, ma non lo faccio, questo era il presentimento era il destino che mi stava ancora una volta aiutando e mi diceva occhio ed io non l’ho ascoltato,scendo un po e vedo un altro podista fermo proprio dentro l’aiuola spartitraffico del famigerato bivio a destra , lui è li che aspettava qualcuno per sapere dove andare, io gli dico beh non ci sono cartelli cosa facciamo andiamo dritto e scendo ancora con il mio ritmo vedo che anche lui in lontananza mi sta seguendo ed allora mi metto tranquillo e vado ,passano i Km ma noto che è dal cartello dei 50 km che non ve ne sono più ormai avrei dovuto trovare anche quello dei 60 ,no mi dico non ci siamo a malincuore mi devo fermare e ritornare sui miei passi decido di tornare indietro risalgo per cica 1 Km e mi viene incontro una luce è il podista di prima ci fermiamo e ci consultiamo anche lui è la prima volta che fa questa corsa; Bene siamo in una botte di m…. mi lascio convincere da lui e riscendiamo ancora arriviamo al punto di quando mi sono fermato prima e gli dico ascolta ,io non me la sento di andare avanti in questo modo controllo il garmin per la prima volta e segna 59 Km,no non ci siamo giro i tacchi e mestamente me ne tornosu, lui inebetito viene su con me sarà la nostra salvezza, ma soprattutto la sua perché già da come parlava si capiva che era ormai in balia degli spiriti della notte,non so cosa avrebbe fatto su quella strada da solo e senza assistenza.
strada facendo recuperiamo un altro disperso anche lui è un finisher della 9 colli ,anche lui nonostante avesse già corso la RIMINIEXTREME è riuscito a perdersi,arriviamo al famigerato bivio ed ora ai piedi di un segnale c’è un unico cartello di svolta ,cartello che prima non c’era segno evidente che qualche buon’anima nel frattempo aveva riposizionato, rimediando al gesto sciagurato di un idiota, incurante della gravità del gesto ,non si tratta di uno scherzo, in caso di emergenza puo tramutarsi in una tragedia irrimediabile, ma questo un idiota non può capirlo.

sono sicuro che in precedenza non ci fosse stato perché proprio in quel punto il mio compagno di sventura mi ha fermato per chiedere informazioni e lui era fermo proprio li.
Il finisher se ne va a ritmo impressionante sembra che voglia recuperare tutto il tempo perduto, io mi giro verso il compagno gli faccio un in bocca al lupo e me ne riparto con il mio passo.
Per fortuna ora c’è una lunga discesa la rocca di San Leo offre uno spettacolo talmente maestoso che mi fa mozzare il fiato in gola e mi distrae dalla disavventura appena trascorsa.
Al 60 km controllo il garmin e desolatamente leggo 73 Km , sono al quanto disperato ma allo stesso tempo ancora più motivato sono sempre fresco la mia azione è sempre regolare raggiungo e supero svariati podisti questo fatto mi galvanizza , prima della fine della discesa raggiungo il finisher che se ne era andato come un fulmine percorreremo insieme anche l’ultima salita ed arriviamo insieme al ristoro prima dell’ingresso della ciclabile, ormai anche l’alba se ne è andata ,mi prendo una lattina di birra ghiacciata ed al passo raggiungiamo la pista ciclabile parliamo di ciò che sarebbe potuto essere e mi dice avremmo fatto un tempone, io guardando la segnalazione di svolta a sx di 180° verso la pista ciclabile che consiste in un adesivo incollato su un palo con una freccia ,gli rispondo pensa se fossimo capitati qui con il buio avremmo tirato dritto anche qui e ingurgito di brutto la birra, anche perché più che una ciclabile mi sembra un viottolo di campagna .
Lui riprende la sua corsa io continuo a camminare e mi gusto la mia birra ghiacciata e nel frattempo scambio 4 parole con un podista che avevamo raggiunto poco prima, anche lui un reduce della 9 colli è in difficoltà e lo si vede benissimo ,finisco la birra e lo saluto riprendo a correre e raggiungo il finisher lui inizia a camminare io me ne vado corro sempre con un occhio verso il garmin che è li ad indicarmi quanto avrebbe potuto mancarmi e con tutte le banane che mi ritrovo ancora in corpo mi dico sai se fossi stato qui quando avrei meritato di esserci con il fresco del mattino sai come avrei bastonato questa ciclabile che ormai invece si trova sotto un sole cocente sai altroché tempone qui avrei fatto un massacro invece sono li a farmi sopraffare dai se e dai ma , quando il mio garmin mi dice 93 k mi dico dai faccio una volata fino ai 100 e vediamo cosa esce e dei se e dei ma ce ne freghiamo , cosi riprendo in mano la situazione ed inizia la mia rincorsa ora davanti a me trovo altri 2 podisti uno è il finisher che mi aveva affiancato nei primi 20 e che dopo se ne era andato come il vento, facciamo una sorta di elastico, fino al 100Km controllo e me ne esce un bel 10h22’ ,ora devo però recuperare gli ultimi 13 Km il primo passa ma poi inizio per la prima volta a non essere piu il padrone di me stesso subisco il percorso non riesco piu a dominare.
I miei due nuovi compagni se ne vanno e letteralmente spariscono dalla mia visuale, per altri 4 km sarà più il tempo che cammino che non quello che corro ,mille pensieri mi affiorano nella mente quel 10’22 è li che mi martella la testa perché sicuramente aggiungendo ancora se e ma avrei rosicchiato ancora qualche minuto, mi dico toh sarebbe stato l’accredito per poter partecipare alla SPARTATHLON ma li torno immediatamente con i piedi per terra e mi dico quello sarebbe stato
solo il diritto per partecipare ed andare ad Atene ,arrivare a Sparta con le proprie gambe è un’altra faccenda perciò muto, non è questa la corsa che ti dice se puoi farcela non è quella manciata di minuti sotto le 10h30 no la si parla di ben altro ,la voce della razionalità mi dice se vuoi arrivare a Sparta prima devi arrivare a Cesanatico con le tue gambe non come due mesi fa che ci sei arrivato in bus, pirla.
Abbasso la cresta e torno immediatamente in me,nella mia sorta di strana serenità che mi ha accompagnato in tutta questa lunga cavalcata ,riagguanto i due podisti incontrati precedentemente arriviamo al terz’ultimo ristoro insieme loro si accasciano sulle sedie ne guardo uno dritto negli occhi e vedo molta sofferenza io stranamente sono ancora quello della partenza mancano 8 Km all’arrivo ,riparto immediatamente con il mio ritmo regolare prima della fine della ciclabile mi giro indietro e mi assicuro di non avere nessuno alle costole voglio arrivare da solo come da solo ho corso tutta notte, inizio ad immaginare e prepararmi per provare quella che io definisco una violenta emozione , sono sul viale che porta alla darsena l’emozione è già alle stelle ho la pelle d’oca ed inevitabilmente arriva qualche lacrima,
passo davanti all’albergo in cui siamo alloggiati poi finalmente arrivo sul tappeto verde che conduce all’arrivo mi corre incontro Martina la mia bimba urlando papà ,papà arrivo al traguardo con lei in braccio, anche Maddalena e Niccolo’ moglie e figlio mi abbracciano stiamo li tutti insieme per non so quanto tempo ;MAI EMOZIONE è STATA PIU’ GRANDE.
termina cosi la mia 113 Km RIMINIEXTREME dopo 11h39’54” , 34° posizione.
Sono solo un po piu stanco di quando sono partito.
Partito con mille incertezze ma arrivato con mille certezze è stata una notte magica in tutti i sensi.
Ritorno con la mente a poco prima della partenza all’incontro con Castagnoli,ora ne sono certo l’anno prossimo sarà ancora 9 colli..

sul traguardo ritrovo Andrea ci abbracciamo,saluto e faccio i miei complimenti a Cristian .
Un pensiero ed un ringraziamento va nonostante tutto a quell’idiota che ha tolto il cartello, se pensavi di darmi un dispiacere beh hai sbagliato anzi ha avuto l’effetto contrario perché senza il tuo gesto ,si, sarei arrivato con un mega tempo ma sarei arrivato troppo presto e mi sarei perso quell’immensa gioia e quella violenta emozione che ho provato vedendo all’arrivo i mie cari.

“GUARDA OLTRE A CIO’ CHE NON VEDI”
Marco Mazzi
Pett 355




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