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Miscanthus: Ecco la pianta dell`energia pulita


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54 risposte a questa discussione

#21
Cicciodonny

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    Il lavoro (quello vecchio) non rientra nella lista, prima del milionesimo posto....
CITAZIONE(Maxnard)
Torno alle considerazioni sull'argomento del thread.
NON credo nel futuro prossimo dei carburanti di origine vegetale, soprattutto per tre motivi:
- non esiste alcun modo di produrne a sufficienza per soddisfare il fabbisogno di mobilità; il Mondo futuro delle auto non è Europa e USA, ma soprattutto India e Cina: tenete pronti i semini, ce ne vorranno davvero moti...se trovate spazi abbastanza grandi da sfruttare, e soprattutto qualcuno disposto a farlo senza sottrarre risorse alimentari.
- già si fa fatica a far produrre auto alimentate a metano - tecnologia già sperimentata e forte di una rete distributiva esistente - come si può immaginare a breve una seppur lontana parvenza di diffusione di carburanti di origine vegetale?
- i progetti e le produzioni a medio-lungo termine delle Case Automobilistiche sono tutti in direzione di elettrico, metano ed idrogeno; ammesso e non concesso che qualcuno si metta a progettare una vettura ottimizzata per biocarburanti, non vedrebbe la luce prima di una decina d'anni a livello prototipo, chissà quando in produzione; e senza il supporto di distribuzione di cui sopra, ci sarebbe un mercato?

Eh, si, dimentichiamo sempre un aspetto fondamentale: per far si che si diffonda, un prodotto deve avere un mercato,.Quindi: produzione e raffinazione del prodotto, produttori di auto che costruiscano le vetture, stoccaggio e distribuzione del carburante...
Secondo me, meglio "spingere" ed investire su tecnologie a basso impatto già in essere o sviluppo - elettrico, metano, idrogeno - più facilmente recepibili dal mercato ed avanzate come prgettaziopne e realizzazione.



EHM, Maxnard sei fuori....
Guarda che in Brasile almeno il 30% delle vetture viaggia con l'E85 una miscela di Alcool Etilico e Benzina, e con 2 stupidate meccanico/elettriche il motore Benzina nato BENZINA, DIVENTA AD ALCOOL ETILICO 100%,

Da qualunque cosa contenga zucchero si ricava alcool etilico....
[se ne mettiamo un parte al posto del corpo a qualcuno fa' pure bene (embriaconi)]
Stesso discorso per il Biodiesel e stesso discorso per il BioGAS, per cui non vedo il problema a parte portarlo via alla bocca delle popolazioni.....

Guarda la C30 con i 4 motori ELETTRICI che hanno fatto con motore 1.6 litri con alcool etilico e la STESSA con un 1.6 D ad Gasolio o ecocarburante di Colza/soia/arachidi quello che ti pare.....

Passare da una cosa di Petrolio ad una cosa coltivata che da un liquido SIMILE non è un problema insormontabile.....

Sicurescion

Chi vol fer i comed so' al vaga a Zent (Cardinal Prospero Lambertini poi Benedetto XIV)
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#22
luca67

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CITAZIONE(Cicciodonny @ Mar 29 2008, 09:08 PM) <{POST_SNAPBACK}>
EHM, Maxnard sei fuori....
Guarda che in Brasile almeno il 30% delle vetture viaggia con l'E85 una miscela di Alcool Etilico e Benzina, e con 2 stupidate meccanico/elettriche il motore Benzina nato BENZINA, DIVENTA AD ALCOOL ETILICO 100%,


Concordo i motori Flexfuel funzionano con miscelazione da E15 a E100 e sono tecnologie con decenni di esperienza pratica e non teorica.
Bioetanolo si estrae anche dal legno e dalle famose ecoballe volendo, perfino dalle balle di fieno e pneumatici vecchi.
nel giro di 2 anni entrera` sul mercato un'impianto da me` recentemente descritto che produrra` Bioetanolo con bassi consumi energetici di produzione e come materie prime usa di tutto.

Saluti Luca

#23
Maxnard

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CITAZIONE(luca67 @ Mar 30 2008, 01:06 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Concordo i motori Flexfuel funzionano con miscelazione da E15 a E100 e sono tecnologie con decenni di esperienza pratica e non teorica.
Bioetanolo si estrae anche dal legno e dalle famose ecoballe volendo, perfino dalle balle di fieno e pneumatici vecchi.
nel giro di 2 anni entrera` sul mercato un'impianto da me` recentemente descritto che produrra` Bioetanolo con bassi consumi energetici di produzione e come materie prime usa di tutto.

Saluti Luca

Non comprendo DOVE io sia fuori: il Brasile NON è il il mondo, ma un'esperienza locale ed insignificante di fronte alle scelte economiche di Europa, India Cina e USA...cioè la gran parte del Mondo che decide.
Una cosa poi è sostenere che sia buono un sistema, altro è imporlo come standard.
Le mie opinioni sono tali, possono essere anche non condivise o rivelarsi inesatte in futuro, ma se si deve argomentare, prego di non estrapolare dal contesto una sola considerazione che isolata assume significati altri dall'origine del ragionamento.
Sono nel tunnel da talmente tanto...che comincio a pensare di arredarlo!

#24
Maxnard

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CITAZIONE(Cicciodonny @ Mar 29 2008, 09:08 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Passare da una cosa di Petrolio ad una cosa coltivata che da un liquido SIMILE non è un problema insormontabile.....
Sicurescion

Non dovrebbe esserlo, ma si sta trasformando in un problema. Perché invece di coltivare aree altrimenti improduttive, purtroppo si stanno sottraendo risorse importanti alla coltivazione di cibo.
Quindi il problema è sempre tra il dire ed il fare, e tanto per cambiare...si sta facendo di una soluzione potenzialmente utile, un ulteriore aggravio dei problemi alimentari del mondo.

Politichescion unsure.gif
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#25
Cicciodonny

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CITAZIONE(Maxnard)
- già si fa fatica a far produrre auto alimentate a metano - tecnologia già sperimentata e forte di una rete distributiva esistente - come si può immaginare a breve una seppur lontana parvenza di diffusione di carburanti di origine vegetale?
- i progetti e le produzioni a medio-lungo termine delle Case Automobilistiche sono tutti in direzione di elettrico, metano ed idrogeno; ammesso e non concesso che qualcuno si metta a progettare una vettura ottimizzata per biocarburanti, non vedrebbe la luce prima di una decina d'anni a livello prototipo, chissà quando in produzione; e senza il supporto di distribuzione di cui sopra, ci sarebbe un mercato?



In questo discorso SEI FUORI,
IL BRASILE ha, non ricordo se il 30 o addirittura il 50% del parco circolante, vetture atte come la Multipla o la Zafira, che funzionano a Flexifuel,
ANZI FIAT ha gia annunciato per quel PAESE il TETRAFUEL, Benzina, Misto Alcool e Benzina, solo Alcool, e METANO, e lo farà sulla Siena con il motore 1.4 8 Valvole.... VA IN PRODUZIONE non in BALLE....
il 30-50% di 130-150 milioni di persone, non sono il 2% dell'Italia di 58 milioni....
a mio avviso sono di più....

D'accordo che non sono il MONDO, ma se VOLVO ha abbandonato il metano lo ha fatto perchè STA INVESTENDO nel'Etanolo.... (sopsinto da FORD che non mi risulta un produttore di nicchia.....)

Le versioni ecologiche di V50 e S60 e V70, parlano chiaro e STANNO COSTRUENDO o IMPLEMETANDO i distributori esistenti.... con l'etanolo....

Salutations

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#26
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CITAZIONE(Maxnard)
Non dovrebbe esserlo, ma si sta trasformando in un problema. Perché invece di coltivare aree altrimenti improduttive, purtroppo si stanno sottraendo risorse importanti alla coltivazione di cibo.
Quindi il problema è sempre tra il dire ed il fare, e tanto per cambiare...si sta facendo di una soluzione potenzialmente utile, un ulteriore aggravio dei problemi alimentari del mondo.

Politichescion unsure.gif


A MIO MODESTO AVVISO ADESSO,
sì sta rivelando solo un modo di sfruttare l'onda del problema, ed appofittarsi solo dei "collioni" che comprano il pane ogni mattina, in ogni santo giorno.... anche la Pasta va'....

POI, posso essere d'accordo che è un problema politico, ma IO ABORRO la Politica....
ed in ogni caso posso fare solo nel mio piccolo...
Ma qui dentro abbiamo RIMARCATO di coltivare piante NON COMMESTIBILI, in aree non coltivabili da grano, mais etc.etc. noi rimarchiamo dove possiamo....

MICA POSSIAMO COSTRINGERE Veltrusconi , Brush and company a fare quello che vogliamo NOI 4 gatti....
Le decisioni vengono prese in ALTO.... mica su ecomotori, metano punto it, e metano auto punto com......

Sicurescion

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#27
Maxnard

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CITAZIONE(Cicciodonny @ Mar 29 2008, 09:08 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Ma qui dentro abbiamo RIMARCATO di coltivare piante NON COMMESTIBILI, in aree non coltivabili da grano, mais etc.etc. noi rimarchiamo dove possiamo....

Appunto: tra il dire ed il fare. Per ora il fare è ciò che ho illustrato...ed anche il dire non mi trova molto d'accordo, non nel merito, ma nel metodo.
Sono nel tunnel da talmente tanto...che comincio a pensare di arredarlo!

#28
Maxnard

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CITAZIONE(Cicciodonny @ Mar 31 2008, 01:24 AM) <{POST_SNAPBACK}>
In questo discorso SEI FUORI,
IL BRASILE ha, non ricordo se il 30 o addirittura il 50% del parco circolante, vetture atte come la Multipla o la Zafira, che funzionano a Flexifuel,
ANZI FIAT ha gia annunciato per quel PAESE il TETRAFUEL, Benzina, Misto Alcool e Benzina, solo Alcool, e METANO, e lo farà sulla Siena con il motore 1.4 8 Valvole.... VA IN PRODUZIONE non in BALLE....
il 30-50% di 130-150 milioni di persone, non sono il 2% dell'Italia di 58 milioni....
a mio avviso sono di più....

D'accordo che non sono il MONDO, ma se VOLVO ha abbandonato il metano lo ha fatto perchè STA INVESTENDO nel'Etanolo.... (sopsinto da FORD che non mi risulta un produttore di nicchia.....)

Le versioni ecologiche di V50 e S60 e V70, parlano chiaro e STANNO COSTRUENDO o IMPLEMETANDO i distributori esistenti.... con l'etanolo....
Salutations

La Fiat Siena l'ho recensita anni fa, lo conosco bene stai tranquillo. Il Brasile continua ad essere una realtà insignificante nello scacchiere energetico mondiale che, ripeto, sarà soprattutto dettato dallo sviluppo di India e Cina, con relative scelte. O devo mettermi a citare la loro popolazione, il loro PIL e la loro crescita economica? Cosa sono 150 milioni di persone di un Paese che a tutt'oggi è considerato - a torto o ragione - Terzo Mondo? Persino gli USA potrebbero doversi allineare a quelle scelte, o quantomeno riorganizzare interi settori energetici...
Ecco perché non sono FUORI per nulla.
Continuo a pensare che sia molto macchinosa la strada dei biocarburanti rispetto a quella del metano e/o dell'idrogeno, che mi risultano anche più avanzate come sviluppo, distribuzione e realizzazione.
Sono nel tunnel da talmente tanto...che comincio a pensare di arredarlo!

#29
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CITAZIONE(Maxnard @ Mar 31 2008, 01:57 AM) <{POST_SNAPBACK}>
La Fiat Siena l'ho recensita anni fa, lo conosco bene stai tranquillo. Il Brasile continua ad essere una realtà insignificante nello scacchiere energetico mondiale che, ripeto, sarà soprattutto dettato dallo sviluppo di India e Cina, con relative scelte. O devo mettermi a citare la loro popolazione, il loro PIL e la loro crescita economica? Cosa sono 150 milioni di persone di un Paese che a tutt'oggi è considerato - a torto o ragione - Terzo Mondo? Persino gli USA potrebbero doversi allineare a quelle scelte, o quantomeno riorganizzare interi settori energetici...
Ecco perché non sono FUORI per nulla.
Continuo a pensare che sia molto macchinosa la strada dei biocarburanti rispetto a quella del metano e/o dell'idrogeno, che mi risultano anche più avanzate come sviluppo, distribuzione e realizzazione.


Ciao a tutti
Devo fare una nota sul tema

Parlando degli Stati Uniti bisogna precisare che l'anno scorso hanno varato una normativa per incentivare il Bioetanolo prodotto da Biomassa e Rifiuti cittadini, e che la GM collabora finaziariamente al progetto "Coskata".
Calcolando che Piante di tipo Alimentare con i metodi tradizionali hanno una resa pari a 3,3 volte la resa energetica rispetto a quella utilizzata per trattarla (preciso trattarla e non produrla), mediante le nuove tecnologie si arriva alle 7,7.
In questo ed in altri Thread's sono state trattate sia alternative potenziali che quelle sostenibili.
Il fattore alimentare non dipende (principalmente) dall'occupazione mediante coltivazione per scopi energetici, ma per la maggiore richiesta dal mondo di alcuni prodotti.
1. La Cina: fino a ieri mangiavano solo riso, oggi in parte per il benessere arrivato, richiedono latticini e farinacei, non avendo abbastanza terreni per coprire il loro fabbisogno comprano fuori e loro stessi coltivano il Bio che porta + soldi per comprare il normale.
2. Aumentando il costo del petrolio aumentano tutti i costi di produzione e trattamento essendo dipendente da esso per energia e trasporto.
3. Fino a pochi anni fa` i paesi asiatici ritenevano formaggi e yogurth latte andato a male , oggi importano a tutto spiano, + richiesta + costano cari.

In teoria le soluzioni ci sono per compensare, bisogna avere la costanza di attuarle , da qualche parte, ideali sarebbero i VERDI che si danno per politici , mentre nei miei occhi di politico non hanno un bel niente, dovrebbero essere un gruppo di ambientalisti e persone competenti che collabora con i Governi di qualsiasi colore essi siano per fare le veci dell'ambiente e dei cittadini.

Saluti Luca

#30
Maxnard

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Scusa Luca, è possibile che io fraintenda, ma credo che la tua visione dello sviluppo economico e sociale della Cina sia limitato. Oltretutto, trovo che non considerare l'India, che a mio avviso sarà la vera tigre del prossimo decennio, sia un grave errore. A titolo di puro esempio, TATA ha appena acquistato Jaguar e Land Rover, l'ex-colonia che acquisisce l'ex-colonizzatore: bisogna saper cogliere anche questi segnali. Senza contare che gran parte del know-how tecnologico ormai lo si deve ad ingegneri informatici targati Bombay, così come sono indiani oltre la metà dei quadri della Silicon Valley.
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#31
Cicciodonny

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CITAZIONE(Maxnard)
La Fiat Siena l'ho recensita anni fa, lo conosco bene stai tranquillo. Il Brasile continua ad essere una realtà insignificante nello scacchiere energetico mondiale che, ripeto, sarà soprattutto dettato dallo sviluppo di India e Cina, con relative scelte. O devo mettermi a citare la loro popolazione, il loro PIL e la loro crescita economica? Cosa sono 150 milioni di persone di un Paese che a tutt'oggi è considerato - a torto o ragione - Terzo Mondo? Persino gli USA potrebbero doversi allineare a quelle scelte, o quantomeno riorganizzare interi settori energetici...
Ecco perché non sono FUORI per nulla.
Continuo a pensare che sia molto macchinosa la strada dei biocarburanti rispetto a quella del metano e/o dell'idrogeno, che mi risultano anche più avanzate come sviluppo, distribuzione e realizzazione.


SICURAMENTE una realtà più GRANDE della nostra con il metano, tanto per dirtene una,
e considerando la percentuale di etanolo, in Brasile,
SUPERIORE alla somma di metano in Italia, Argentina e Afganistan messi assieme..... angry.gif dry.gif
(che sono i primi 3 paesi al MONDO.... per il metano....)

POI,
son d'accordo che il futuro sono Cina ed India....
Ma quello che vorranno decidere questi 2 IMMENSI PAESI, (uno soprattutto)
è un affar loro, e delle multinazionali che si insediano LA', e portano il know how,
di partenza.....

CREDO che il petrolio SOTTO i 100 dollari difficilmente lo rivedremo.....
(anzi si accettano scommesse su QUANDO arriva a 200$ al barile.... 2009-2010???)

Quasi Sicurescion dry.gif

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#32
Sile650

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Quoto quanto detto da Maxnard, aggiungendo che per l'arrivo dell'idrogeno (e non sarà a buon mercato) bisognerà attendere un bel pezzetto, fino ad una qualche miracolosa soluzione per avere tanta ma tanta corrente elettrica per ottenerlo in quantità adeguate.
Se leggi, sono a metano...

#33
luca67

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CITAZIONE(Sile650 @ Apr 1 2008, 10:32 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Quoto quanto detto da Maxnard, aggiungendo che per l'arrivo dell'idrogeno (e non sarà a buon mercato) bisognerà attendere un bel pezzetto, fino ad una qualche miracolosa soluzione per avere tanta ma tanta corrente elettrica per ottenerlo in quantità adeguate.


Devo dire anche qui la mia

Il fattore di India e Cina bisogna vedere che hanno degli enormi poteri produttivi e sono dei grandi mercati attuali e futuri, da non dimenticare sarebbe che a livello ambientale inquinano terreni e fiumi a tutto spiano senza parlare dell'aria, lavoro minorile ecc.
A cosa serve in China la pena di morte per certi delitti e dare addosso a dei poveri monaci che cercano solo di rendere pubblici i loro diritti, quando mozzarelle e latticini per paure fantasma restano nei porti fino alla scadenza.
Controlliamo le statistiche dei prodotti importati dall'UE dal mondo, per pericolisita` e mala produzione negli ultimi anni sono risultati proprio loro e quando arriva un ordine per fargli rispondere dei danni la ditta fallisce e riapre sotto altro nome.
Coloranti tossici a base di metalli pesanti per giocattoli sostanze ammorbidenti e pesticidi nei vestiti, componenti elettrici non isolati a sufficienza che bruciano come fiaccole macchine copiate dalla Mercedes a prezzi stracciati che come sicurezza rispettano le norme degli anni 70 ad Amburgo sono sotto sequestro 3.000 mezzi e l'importatore piange .
In parte il loro successo lo devono ai consumatori dei paesi industrializzati i quali vogliono tutto e a prezzi economici, ma anche alla politica industriale restrittiva dei paesi " + ricchi" che reagiscono al fabbisogno delle imprese troppo lentamente e per quanto riguarda il sistema scolastico di formazione dei lavoratori hanno dei ritardi medi di un decennio in alcuni settori.
Ci si pone mai la domanda come fanno in India dove quattro gatti possono permettersi di frequentare le scuole ad avere programmatori e tecnici specializzati a tonnellate e da noi ne mancano a quintali.
Semplicemente loro hanno riconosciuto il bisogno e modificato rapidamente il sistema, questo sarebbe un punto da copiare da loro.
Anche il Giappone si e` mantenuto per decenni sulla cresta dell'onda per decenni copiando prodotti ed idee degli altri con la differenza che loro le hanno migliorate cvome resa e qualita` e soprattutto hanno rimpicciolito il tutto.
Mentre gli altri due copiano e peggiorano .

Dulcis in fundo
Noi Italiani siamo sempre stati simati per CREATIVITA` , BUON GUSTO, ESSERE INGEGNIOSI ,DESIGN , e tanti altri pregi e anche per qualche difettuccio, quello che manca momentaneamente ( lo slogan di Silvio porta al punto ma secondo me´ incompleto)
ITALIANI ALZATEVI E CAMMINATE solo alzarsi non serve a niente, ci vorrebbero delle presette USB per riprogrammarne un paio biggrin.gif

Saluti Luca

#34
Maxnard

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Purtroppo in questo periodo posso intervenire solo di rado, ma...

"La Fao, l'organizzazione alimentare dell'Onu, denuncia che in Africa, Asia e America Latina, 36 Paesi rischiano la guerra civile. Sono nazioni poverissime nelle quali la gente spende più della metà del suo reddito (spesso i due terzi) per alimentarsi."

Cosa accade? quel che avevo già segnalato: "la rapida crescita di Cina e India sta spingendo i ceti benestanti di quei popoli ad inseguire anche a tavola i modelli di consumo dei Paesi ricchi. C'è, poi, la spinta ad assorbire volumi crescenti di mais per la produzione di biocarburanti: un fenomeno che non si arresterà, anche se gli americani si stanno rendendo conto che l'etanolo riduce sì la dipendenza energetica degli Usa, ma ha un impatto negativo sull'ambiente, soprattutto per il grande assorbimento di risorse idriche".

Sono solo estrapolazioni di un articolo che indica, ovviamente, una concausa e non il problema principale. Però...
Sarebbe lungo ancora il discorso, le citazioni e così via...ma non posso dilungarmi, che sono "ospite" in internet. Approfondirò appena mi riattivano l'ADSL.
Per adesso, vi lascio un paio di link dove se ne parla, articoli su: Corriere della Sera , Blogosfere , La stampa
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#35
luca67

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CITAZIONE(Maxnard @ Apr 16 2008, 05:51 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Purtroppo in questo periodo posso intervenire solo di rado, ma...

"La Fao, l'organizzazione alimentare dell'Onu, denuncia che in Africa, Asia e America Latina, 36 Paesi rischiano la guerra civile. Sono nazioni poverissime nelle quali la gente spende più della metà del suo reddito (spesso i due terzi) per alimentarsi."

Cosa accade? quel che avevo già segnalato: "la rapida crescita di Cina e India sta spingendo i ceti benestanti di quei popoli ad inseguire anche a tavola i modelli di consumo dei Paesi ricchi. C'è, poi, la spinta ad assorbire volumi crescenti di mais per la produzione di biocarburanti: un fenomeno che non si arresterà, anche se gli americani si stanno rendendo conto che l'etanolo riduce sì la dipendenza energetica degli Usa, ma ha un impatto negativo sull'ambiente, soprattutto per il grande assorbimento di risorse idriche".

Sono solo estrapolazioni di un articolo che indica, ovviamente, una concausa e non il problema principale. Però...
Sarebbe lungo ancora il discorso, le citazioni e così via...ma non posso dilungarmi, che sono "ospite" in internet. Approfondirò appena mi riattivano l'ADSL.
Per adesso, vi lascio un paio di link dove se ne parla, articoli su: Corriere della Sera , Blogosfere , La stampa


Ciao

Parzialmente sono d'accordo ma non mi stanchero` di ripetere quello che ritengo essenzialmente giusto, il bilancio delle acque per culture energetiche non alimentari ovviamente e´ risolvibile con impianti di dissalazione in zone costiere tipo il sud della nostra amata penisola italica dove ettari ed ettari sono incolti o mal sfruttati diminuendo costi di trasporto delle acque, coltivando generi con minore fabisogno nell'entroterra,in pratica come, dove, e cosa si potrebbe risolvere con un piano di strategia, pianificazione e molto buonsenso.
Senza dubbio non realizzabile in un tempo breve ma spero che noi tutti anche se su questo pianeta siamo solo di passaggio dimostreremo di volerlo dato che come dicevano i membri del governo appena passato " i tesoretti" in questo caso li abbiamo e dobbiamo imparare ad usarli prima che sia troppo tardi.

Saluti Luca

#36
volperossa

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una parentesi.............

ho appena smesso di leggere il mensile "focus" e c'e' un trafiletto riguardante i biocarburanti; purtroppo non giungono belle notizie:

in sintesi: nonostante il generale entusiasmo per i cosidetti biocarburanti che prometterebbero una sostanziale riduzione del famigerato CO2;gli esperimenti condotti fino ad ora si sono dimostrati fallimentari, in alcuni casi hanno liberato piu' CO2 di quella risparmiata in modo particolare alle soluzioni trovate per deforestare o preparare il terreno per le colture ad. esempio in malesia ed indonesia si è fatta bruciare la foresta e le torbiere esistenti ( le torbiere assorbono anidride carbonica dall'atmosfera e le trattengono al loro interno ) per poter coltivare le piante da cui estrarre l'olio di palma asiatico liberando una enorme quantità di questo gas prtando queste zone al 3 posto nella classifica dei maggiori paesi produttori di gas serra; inoltre in alcuni casi hanno fatto lievitare il costo del grano nel mercato mondiale perchè negli USA ( che ne sono il maggior produttore)sono state convertite le colture ai bicarburanti sperimentali.
L'economista Nicolas Steer ha dimostrato che 1/3 delle emissioni di gas serra sono dovute all'agricoltura e deforestazioni e che l'ossido di azoto dei fertilizzanti è un gas serra 297volte piu' potente del CO2, a seconda del contenuto di azoto dei biocarburanti si possono raggiungere emissioni enormi di N2O durante la produzione degli stessi aumentando ulteriormente la temperatura globale anzichhè raffreddarla per il CO2 risparmiato, lo stesso economista ventila una ulteriore spinta alla ricerca perchè la tecnologia attuale per l'estrazione di etanolo dagli scarti della cellulosa,agricoli ed industriali no è economicamente vantaggiosa.

fonte focus n.187 maggio 08

perfino a 50 anni continuo a vederne di tutti i colori e alle volte superano tutti i limiti!!!!!!


#37
Maxnard

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CITAZIONE(luca67 @ Apr 17 2008, 12:35 AM) <{POST_SNAPBACK}>
Ciao

Parzialmente sono d'accordo ma non mi stanchero` di ripetere quello che ritengo essenzialmente giusto, il bilancio delle acque per culture energetiche non alimentari ovviamente e´ risolvibile con impianti di dissalazione in zone costiere tipo il sud della nostra amata penisola italica dove ettari ed ettari sono incolti o mal sfruttati diminuendo costi di trasporto delle acque, coltivando generi con minore fabisogno nell'entroterra,in pratica come, dove, e cosa si potrebbe risolvere con un piano di strategia, pianificazione e molto buonsenso.
Senza dubbio non realizzabile in un tempo breve ma spero che noi tutti anche se su questo pianeta siamo solo di passaggio dimostreremo di volerlo dato che come dicevano i membri del governo appena passato " i tesoretti" in questo caso li abbiamo e dobbiamo imparare ad usarli prima che sia troppo tardi.

Saluti Luca

Il punto è che anche importanti esponenti FAO e ONU cominciano a definire le coltivazini per biocarburanti "un crimine contro l'Umanità", ed il virgolettato non è casuale.
Il punto è che certi progetti "non realizzabile in un tempo breve" presuppongono proprio che, quando e se venissero realizzati, milioni di persone morirebbero di fame nell'attesa, mentre i soliti noti si arricchiranno vendendo biocarburanti invece che produrre cibo.
Il punto è che, visto che ci sono alternative meno inquinanti ed immediatamente disponibili da utilizzare, e vista la desertificazione e la progressiva diminuzione delle aree coltivabili, certe soluzioni quali "impianti di dissalazione in zone costiere tipo il sud della nostra amata penisola italica" è meglio utilizzarle per scopi alimentari. Ed al più presto possibile.
Il punto è che anche se non ci fossero alternativa al (forse) meno inquinante biocarburante, io preferirei l'inquinamento alla morte di milioni di povera gente.
Questo è il punto. A mio modesto avviso ma, a quanto pare, non solo...
Sono nel tunnel da talmente tanto...che comincio a pensare di arredarlo!

#38
Sile650

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I dissalatori poi abbisognano di un bel po' di energia, e dove la pigliamo? wink.gif

N.B. Se qualcuno alla domanda ha la tentazione di rispondere con "dagli stessi biocarburanti" si legga 10 volte per punizione un bel testo di fisica! dry.gif
Se leggi, sono a metano...

#39
Maxnard

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CITAZIONE(Sile650 @ May 4 2008, 04:07 AM) <{POST_SNAPBACK}>
I dissalatori poi abbisognano di un bel po' di energia, e dove la pigliamo? wink.gif

N.B. Se qualcuno alla domanda ha la tentazione di rispondere con "dagli stessi biocarburanti" si legga 10 volte per punizione un bel testo di fisica! dry.gif

Eccerto, anche questa è una questione ricorrente, e non mi riferisco solo ai dissalatori.
Per qualsiasi trasformazione c'è SEMPRE bisogno di energia, ed una delle leggi fondamentali della Fisica, se l'atavica memoria liceale mi assiste, recita che "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"...AGGIUNGO CHE TUTTO HA UN COSTO.

Per la coltivazione ci sarebbe un enorme consumo d'acqua (risorsa prima per la vita) da sottrarre...a chi?
Il processo di desalinizzazione più parco di energia , ancora sperimentale e descritto sul “Journal of Energy Resources Technology”, avverrebbe comunque ad una temperatura di soli 50 °C, e richiederebbe un’energia di 0,56 kWh per litro di acqua prodotta.
Per coltivare un chilo di mais sono necessari 250 litri d'acqua.
Se ne dedurrebbe che COMUNQUE ci sarebbe bisogno di 140 kWh per un singolo chilo di mais.
Per fare il pieno di 50 litri di biocarburante in un’automobile sono necessari circa 200 chili di mais, e SOLO PER LA DESALINIZZAZNIONE, sarebbero quindi necessari 28.000 kWh di energia!
E badate bene: ho fatto i calcoli basandomi su un sistema che, come ho sottolineato, è sperimentale; in realtà l'energia necessaria è molto maggiore, allo stato attuale.
Aggiungiamo che anche i biocarburanti, come quelli "tradizionali", necessitano di moltissima energia per produzione, trasporto, raffinazione e distribuzione...scusate tanto, ma a me pare follia pura! wacko.gif

Se poi volete approfondire, ecco un link, un articolo del "Sole 24Ore".
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#40
Maxnard

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Produrre memorie più capaci a minor costo è semplice legge di mercato, il sistema di base non cambia e come parallelo non calza una cippa, anche perché la cosa è stata ampiamente prevista da decenni, altro che "scemo scemo".
Il mais l'ho preso come esempio per fare un pratico calcolo di ENERGIA impiegata per produrre acqua desalinizzata da utilizzare per le colture. Era la conseguenza di un discorso, la risposta ad una questione. E comunque: che cosa si risolverebbe con il Miscanthus? Quanto bisogna produrne, coltivare...e dove? Ed anche se non ci vuole acqua, comunque bisogna innaffiarlo: a chi la sottraiamo, vista la desertificazione della terra? E quanta energia ci vorrà per raffinarlo, quanto costerà trasportarlo ai distributori? E conviene davvero per avere un carburante che COMUNQUE inquina? blink.gif
I detrattori dei biocarbiuranti si chiamano anche ONU e FAO; invito a leggere alcuni link da me inseriti poco addietro, o magari semplicemente leggere un giornale per accorgersi degli enormi danni che queste "alternative" stanno già facendo. Adesso, non in teoria o forse o chissà: succede già adesso! huh.gif
Per quel che riguarda la critica sulle proposte alternative, senza offesa trovo che scritto qui sia veramente risibile. L'intero sito è tutto impostato proprio sulle alternative!
Trovo anche demagogico il discorso sull'esauribilità del metano, che è assolutamente abbondante e comunque ricavabile anche dalla spazzatura. Si chiama kompogas e lo vendono in distributori per auto in Svizzera e Germania, il Comune di Milano lo utilizzerà dall'anno prossimo per riscaldare e dare energia a 20.000 famiglie ALER (case popolari). L'amministrazione di New York lo utilizza da anni per le proprie vetture.
L'idrogeno è un vettore di energia, non un carburante. Comunque, è realtà europea, ha emissione ZERO, ed auto a idrogeno già circolano in Germania dal 2007, in Islanda dal 2005. Senza sottrarre acqua o cibo a nessuno, Far circolare camion o navi per trasportarlo...e per quel che riguarda il costo energetico per produrlo...qui si che l'esempio delle memorie RAM calza alla perfezione! wink.gif
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