Non mi sono dimenticato di voi e sono qua a dirvi che la lettera che segue è appena pèartita per Striscia (che ahimè ha chiuso i battenti questa settimana, ma forse la redazione sta lavornado ancora).
Questa mail partirà anche verso Le Iene, Mister prezzi, Mastro Lindo, L'idraulico liquido e tutti quelli che hanno voglia di ripulire e metter chiarezza sulal faccenda del prezzo del metano.
Invito chiunque di voi a fare altrettanto scrivendo la vostra opinione a rigurado.
Per Striscia inviate a :
gabibbo@mediaset.it
Ecco la mia mail:
Cari amici di Striscia,
vi scrivo perché sono esasperato, esasperato per non ce la faccio più a sentirmi preso per i fondelli, me, come tanti altri miei colleghi.
Vado a metano dall’ottobre del 2005 e tuttora è così e personalmente, la nostra scelta, la mia scelta è stata dettata inizialmente dal risparmio…solo poi, ho compreso quanto sia anche importante l’aspetto ecologico ai fini ambientali e di questo ne vado fiero!
Ora però, è bene sottolineare quali siano gli aspetti negativi. Chi sceglie il metano sa che deve scendere a qualche compromesso:
- Tanto per cominciare la rete di distribuzione è senz’altro scarsa in Italia e ci sono province che addirittura non sono servite, o altre che sono scarsamente servite costringendoci a voli pindarici alla ricerca di un distributore aperto durante i festivi costruendo, talvolta, itinerari quantomai pazzeschi qualora volessimo allontanarci anche solo per una domenica fuori porta;
- Ingombro delle bombole: poiché il metano è poco comprimibile occorrono grossi litraggi per poter avere un po’ di autonomia e le bombole sono piuttosto robuste e pesanti dovendo tenere alte pressioni. In soldoni un’auto media per avere una autonomia di 300 km circa richiede un ingombro pari a circa 90 litri di bombole che possono arrivare a pesare circa 100 kg che ognuno di noi deve caricarsi in più a bordo della propria auto sollecitando maggiormente gli organi di molleggio e ricorrendo ad altri accorgimenti meccanici;
- Veniamo al sodo: prezzo alla pompa! Allora, sul nostro sito, ecomotori.net cerchiamo di monitorare i prezzi nazionali ed aggiorniamo noi stessi automobilisti il costo alla pompa. Quello che mi fa alterare è che tra il distributore meno caro (0,75 cent/kg , il metano viene venduto al kg) e quello più caro (1,14 €7kg) c’è una differenza di ben 0,39 centesimi, il che equivale a dire ben il 52% in più!! No dico ma che cavolo di tariffazione è? Pensate se la benzina da una parte costasse 1,2 €/l e da qualche altra parte si arrivasse fino a 1,8 €/l…è la stessa cosa! Tutto questo accade da anni ed il governo aveva promesso ribassi fino al 30% mentre si e no si aggirano sul 10%.
- Altro mistero è quanto cavolo costa ai gestori: per benzina, diesel e gpl si sa tutto (costi di produzione, tasse, accise) mentre per il metano non si sa nulla: non si sa a quanto viene comprato e non si sa a quanto lo ricomprano i gestori e soprattutto non si sa quali siano i margini di guadagno di costoro: se uno vende a 0,75 vuol dire che ci guadagna no? Sapete quanto sono che hanno il prezzo anche solo a 0,90 centesimi? Decine e decine di distributori e nessuno controlla…
- Il metano non si raffina da qualche parte e poi passa per i distributori, ma di fatto passa da condutture nazionali nel sottosuolo e questo vuol dire che praticamente c’è solo uno che impone il prezzo, anche se di recente c’è stata la liberalizzazione, ma di fatto solo uno vende metano in Italia!
- Altra incognita: in teoria il metano non dovrebbe seguire le fluttuazioni del petrolio, mentre così non accade. A lungo saliva la benzina e di pari passo il metano finchè non si arriva allo scorso autunno con il tracollo del petrolio…ed al metano che succede? Addirittura è continuato a salire fino ai primi di gennaio 2009…insomma ci hanno lucrato e continuano a farlo. Solo da gennaio si sono cominciati a vedere dei timidi ribassi ma se veramente il costo del metano dovesse seguire quello del petrolio dovrebbe tornare a livelli ben al di sotto di quelli attuali.
- La rete distributiva è scarsa e questo si sa…non pretendiamo miracoli, sappiamo che i distributori di metano non basta costruirli poiché l’allaccio alla rete nazionale è lungo e poi ci sono i collaudi…però…sapete quanti sono i distributori pronti da tempo e mai aperti? A volte ci vien da pensare che chi li ha costruiti ha preso gli incentivi e poi…
Attualmente stanno favorendo il mercato del gpl e tutte le case costruttrici corrono ai ripari cercando di accalappiarsi gli ecoincentivi dello stato…quando anni fa cominciai ad andare a metano il gpl costava circa 0,55 centesimi al litro, mentre al distributore a me prossimo il metano costava 0,659 €/kg. Oggi il metano al mio distributore costa 0,839 €/kg e il gpl viene anche meno rispetto al passato…in sostanza non conviene più…e allora mi domando: dove va a finire la mia scelta che reputavo più economica, ma soprattutto più ambientale? Perché quando è salito il prezzo del diesel si è mobilitata mezza nazione e per noi che si inquina di meno non si mobilita nessuno? Perché dobbiamo pagare uno scotto maggiore per le nostre scelte? Perché?