CITAZIONE
Mentre è prevista per stasera la festa in piazza Maggiore, a Bologna, per la presentazione dei campioni Valentino Rossi e Nick Hayden, l’azienda simbolo dell’Emilia dei motori si prepara a trasferire una parte della produzione in Thailandia. Il connubio “campione italiano e motore italiano”, chiara strategia d’immagine della rossa di Borgo Panigale, si scontra dunque contro quello che il segretario provinciale della Fiom di Bologna, Bruno Papignani, bolla come una “delocalizzazione”. Infatti, anche se il nuovo stabilimento thailandese sarà destinato al solo assemblaggio delle moto vendute sui mercati orientali – almeno questo sostiene l’azienda – la preoccupazione del sindacato resta: “Abbiamo la sensazione – spiega Papignani – che la questione non riguardi solo il montaggio per il mercato locale, ma che tra qualche anno in Thailandia, e forse in Brasile, potrebbe cominciare anche la produzione dei motori”. Sempre il sindacato ha poi sottolineato che Ducati “ha già cominciato a comprare componentistica proveniente da Vietnam e Slovenia”.
Si comincia con l'assemblaggio, poi chissà... Mah, io pensavo che la Ducati fosse una delle poche aziende che non delocalizzasse, che avesse il meglio del talento, della tecnologia proprio in Italia, sia come mezzi di produzione, che come talento, abilità, esperienza di tecnici/ingegneri italiani. Staremo a vedere, a voi i commenti.