Caro Paolo, sono contento, molto contento....
...mi piacerebbe credere che ti sei avvicinato a questa esperienza magnifca anche un poco per quello che ho raccontato nei post precedenti.
Sicuramente sì, è merito di quei post anche se non è che mi sono avvicinato ma direi ri-avvicinato...
Fino a circa venticinque anni fà i kilometri e la fatica erano il mio pane quotidiano!
Figlio di un appasionato di maratone e di marcialonghe ho praticato podismo e sci di fondo da quando avevo 5/6 anni... prima come gioco e dai 12/13 anni a livello agonistico. Avevo anche buone prospettive e buoni piazzamenti, ad esempio 7° ai campionati regionali di fondo ma 1° come cittadino perchè i primi sei erano di Ponte di Legno, Aprica ecc. ecc. e mentre loro uscivano di casa dopo la scuola ed avevano la neve e le piste a portata di "piede"... io dovevo allenarmi con gli ski-roll... e non è assolutamente la stessa cosa. La neve la vedevo solo da domenica, quando con il pulmann della società sportiva andavamo ad allenarci.
Anche come podismo ho avuto belle soddisfazioni e ne ho vinte anche parecchie di gare fino a che... fino a che è arrivata la fatidica scelta: "O la scuola o gli allenamenti e le gare" e quindi.
Poi ora, leggendo e rileggendo di maratone, sofferenza, soddisfazioni... mi è tornata la "fame" e mi son rimesso in gioco, però proprio come quando avevo 5/6 anni... son tornato a giocare!!! Senza pretese, senza orologi, così, come viene viene, compresa ovviamente la sofferenza!!!