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Dakar 2012


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9 risposte a questa discussione

#1
Sile650

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Fin da piccolo sono stato affascinanto da questa gara.

Per simpatia sto seguendo le due Pandine, ma pure la lotta fra due filosofie molto differenti incarnata dall'Hummer sfidato dalle Mini 4x4.
Impressionanti i distacchi in classifica! ohmy.gif
Se leggi, sono a metano...

#2
fabiobologna

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...e la 100 con me sopra l'hai vista??

#3
metaoui

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....e la chiamano Dakar,solo che siamo nelle Ande.........

Una corsa assurda,che ha lasciato nel corso degli anni una scia di sangue senza precedenti.Dopo che non è stato piu possibile,anche per i troppi morti continuare a correre nel deserto si sono spostati in Argentina.Credo che il governo argentino finanzi la corsa con una ballata di quattrini,per farsi publicità,per rifarsi un nome a livello mondiale dopo la bancarotta. Corrono senza avvisare la popolazione,passano a velocità vertiginose tra i villaggi di ignari contadini creando pericoli inimmaginabili.......per cosa?

A me le corse sono sempre piaciute,ne riconosco la finalita' per la ricerca.Tanti dispositivi che concorrono a salvare vite sono stati inventati o testati nelle corse,ma qui si sta rasentando l'assurdo.Qui non sono solo i piloti che rischiano(già due disgrazie),è anche la popolazione inerme e disinformata.E'come quando non si riescono a rispettare i limiti di inquinamento e la soluzione è quella di spostare l'asticella piu in alto,cosi restiamo nel range.....non si corre nel deserto........andiamo nelle Ande.......Almeno l'avessero ribattezzata"dagli Appennini alle Ande"se non altro avrebbe avuto una finalità culturale.

Messaggio modificato da metaoui, 03 gennaio 2012 - 09:07

Il mondo è un libro, ma se non viaggi ne conosci solo una pagina(Agostino d'Ippona).....ed io ho viaggiato, tanto.

#4
Sile650

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In realtà sono andati via dall'Africa perchè iniziavano ad esserci troppi problemi di terrorismo.
In sud america sono riusciti a trovare percorsi e condizioni climatiche simili, oltre al fatto che il mercato automobilistico di quelle zone è in forte sviluppo e pertanto ha attirato l'attenzione di case automobilistiche che non partecipavano da tempo.

Per quanto riguarda la sicurezza, i problemi sono sempre gli stessi, ma il fascino della gara arriva anche dalle tragedie che vi si sono consumate (del resto, vogliamo parlare del Tourist Trophy?).
Più che quella dei piloti (chi corre un rally, sia di poche speciali che di migliaia di km sa bene che non troverà vie di fuga e barriere d'assorbimento d'urto sulla propria strada) ritengo corretto concentrarsi su quella di chi deve "convivere" con la gara, quindi pubblico e soprattutto popolazione autoctona.
Nelle immagini che ho visto finora non mi pare ci siano state situazioni molto pericolose (ce ne sono ben di più nei rally che vediamo a casa nostra), più che altro ho visto gente che se ne stava seduta sulle sdraio fuori del percorso a gustarsi il passaggio dei concorrenti. smile.gif

Se leggi, sono a metano...

#5
metaoui

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Non avendo mai avuto l'occasione di vedere dal vivo questa manifestazione mi sono basato su alcuni servizi giornalistici, i quali mettevano in risalto i numerosi incidenti (spesso mortali) di questa gara.
Ma l'accento lo ponevano appunto sul fatto degli enormi disagi e pericoli che correvano le popolazioni autoctone, le quali, spesso, non essendo stati avvisati da nessuno vedevano piombarsi addosso bolidi a due, quattro o piu' ruote correndo seri pericoli.
Questo è il punto, siamo certi che abbiamo il diritto? La conquista di un nuovo mercato, la vendita di spazi publicitari e televisivi ecc ecc giustifica tutto?
I servizi in questione facevano risaltare altresi' anche uno sfregio paesaggistico alle incontaminate lande, ma ritenendolo una esagerazione ho evitato di riportare questa parte.

I numerosi incidenti spesso mortali faranno anche odiens, ma personalmente ritengo un inutile scempio umano.
Per quanto riguarda il richiamo ai nostri rally, forse hai dimenticato che gli spettatori HANNO deciso di stare lungo il percorso, vi si sono recati spontaneamente, anzi talvolta sfidano il pericolo in tratti del percorso non idonei e pericolosi, altrimenti non si divertono.
Onestamente non mi pare la stessa cosa se passi nel mio cortile a mia insaputa con il cronometro in mano e il piede a tavoletta...

Probabilmente la realtà starà nel mezzo tra quello che ho scritto io e quello che ha scritto Sile650 (l'inquadratura del signore del luogo che sorseggia una bibita, fumandosi un sigaro al passaggio dei concorrenti mi sa leggermente di costruito...).
Il mondo è un libro, ma se non viaggi ne conosci solo una pagina(Agostino d'Ippona).....ed io ho viaggiato, tanto.

#6
Nicola Ventura

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Putroppo non potrò mai essere obbiettivo nei confronti di questa gara nonostante sia stata pesantemente stravolta... tutto iniziò quando avevo circa 10 anni e mio padre mi portò nelle sede della Belgarda (che ai tempi era l'importatore di Yamaha in Italia) a Ronco Briantino e li vidi i mezzi della carovana che si apprestava a partire per la Parigi-Dakar.

I camion ma soprattutto la Tenerè di Franco Picco furono un'autentica folgorazione. Erano ben altri tempi, correvano le Porsche 959, poco dopo arrivò anche l'armata delle terribili 205 con a capo un giovanissimo Todt, erano i tempi di Edi Orioli... proprio altri tempi.

SEGNALAZIONE PREZZI: Invitiamo tutti a segnalare i prezzi dei distributori direttamente nelle schede degli elenchi => METANO - GPL


=> "Copiarci non è impossibile: è inutile." (cit.) <=


#7
Sile650

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Sono daccordo sul fatto dei villaggi attraversati all'improvviso dalla gara, ma ritengo non sia la situazione attuale. In passato effettivamente è successo, ma oggi è ben diverso.

Purtroppo è una gara "scomoda" da seguire per la stampa nostrana, e così ne sentiamo parlare solo quando c'è qualche tragedia. mellow.gif


CITAZIONE(nicovent @ Jan 4 2012, 04:26 PM) <{POST_SNAPBACK}>
... correvano le Porsche 959, poco dopo arrivò anche l'armata delle terribili 205 con a capo un giovanissimo Todt, erano i tempi di Edi Orioli...


Nel motociclismo lo spirito iniziale è rimasto abbastanza inalterato, mentre per le auto c'è stato il periodo dei mostri prototipi che non ha più permesso al pubblico di identificare la propria auto con quelle in gara (elemento importantissimo per convincere una casa automobilistica ad investire in una partecipazione ufficiale).
Ora qualcosa sta cambiando, soprattutto grazie alla partecipazione della Mini... chissà.
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#8
Sile650

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Azz!

Un MAN ha tamponato una Pandina! ohmy.gif
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#9
Nino75

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JAKE: Vai!

#10
Sile650

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Chissà se qualche tratto l'hanno fatto davvero a metano. smile.gif

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