In realtà sono andati via dall'Africa perchè iniziavano ad esserci troppi problemi di terrorismo.
In sud america sono riusciti a trovare percorsi e condizioni climatiche simili, oltre al fatto che il mercato automobilistico di quelle zone è in forte sviluppo e pertanto ha attirato l'attenzione di case automobilistiche che non partecipavano da tempo.
Per quanto riguarda la sicurezza, i problemi sono sempre gli stessi, ma il fascino della gara arriva anche dalle tragedie che vi si sono consumate (del resto, vogliamo parlare del Tourist Trophy?).
Più che quella dei piloti (chi corre un rally, sia di poche speciali che di migliaia di km sa bene che non troverà vie di fuga e barriere d'assorbimento d'urto sulla propria strada) ritengo corretto concentrarsi su quella di chi deve "convivere" con la gara, quindi pubblico e soprattutto popolazione autoctona.
Nelle immagini che ho visto finora non mi pare ci siano state situazioni molto pericolose (ce ne sono ben di più nei rally che vediamo a casa nostra), più che altro ho visto gente che se ne stava seduta sulle sdraio fuori del percorso a gustarsi il passaggio dei concorrenti.