

Nucleare
Iniziato da
Cicciodonny
, feb 22 2008 09:46
#221
Inviato 18 marzo 2011 - 01:18

quindi il fatto che stiano valutando "...l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato e seppellirli, come fu fatto a Cernobyl nel 1986..." è solo per un vezzo estetico?

#222
Inviato 18 marzo 2011 - 03:20

E' la logica conseguenza del fatto di trovarsi per le mani un reattore inutilizzabile, che non ha più motivo di rimanere "accessibile".
PS Dal sito della Cenal
PS Dal sito della Cenal
CITAZIONE
17.03.2011 | 1800 Terremoto in Giappone
Secondo le informazioni a disposizione della CENAL, dalle ore 1430 ad ora la situazione presso la centrale nucleare di Fukushima non ha subito grandi cambiamenti.
Sulla base dei valori della radioattività a disposizione della CENAL non sussiste alcun pericolo per la popolazione residente all’esterno della zona evacuata.
Secondo le informazioni a disposizione della CENAL, dalle ore 1430 ad ora la situazione presso la centrale nucleare di Fukushima non ha subito grandi cambiamenti.
Sulla base dei valori della radioattività a disposizione della CENAL non sussiste alcun pericolo per la popolazione residente all’esterno della zona evacuata.
Se leggi, sono a metano...
#224
Inviato 18 marzo 2011 - 08:16

Se un reattore divenisse inutilizzabile allora andrebbe smantellato in sicurezza. Il problema è che qui la situazione non è "normale". L'articolo l'ho letto sile e devo dire che è interessante. Però mi piacerebbe che fosse diciamo bipartisan in quanto il suddetto articolo parla solo a favore del nucleare mettendone in luce SOLO i pregi. Troppo facile così direi.
#225
Inviato 19 marzo 2011 - 04:08

Anche a me è sembrato"leggermente" di parte.
Vero che l'idrogeno che si spezza ed evapora non è nocivo,peccato che che tutto questo avvenga in un reattore nucleare che sta fondendo, certamente assieme alle particelle di idrogeno nell'atmosfera non salgono efflufi salubri.
Non credo sia corretto,da entrambi gli schieramenti(pro e contro il nucleare),fare le crociate.
Entrambi devono riconoscere che quella giapponese è una catastrofe nucleare,che il nucleare è pericoloso,ma è anche quello che ha consentito una crescita esponenziale della disponibilita' di energia a buon mercato,questo ha messo in un angolo la ricerca per fonti alternative.
Oltretutto tutta questa abbondanza ha provocato e provoca sprechi.
Vero che l'idrogeno che si spezza ed evapora non è nocivo,peccato che che tutto questo avvenga in un reattore nucleare che sta fondendo, certamente assieme alle particelle di idrogeno nell'atmosfera non salgono efflufi salubri.
Non credo sia corretto,da entrambi gli schieramenti(pro e contro il nucleare),fare le crociate.
Entrambi devono riconoscere che quella giapponese è una catastrofe nucleare,che il nucleare è pericoloso,ma è anche quello che ha consentito una crescita esponenziale della disponibilita' di energia a buon mercato,questo ha messo in un angolo la ricerca per fonti alternative.
Oltretutto tutta questa abbondanza ha provocato e provoca sprechi.
Messaggio modificato da metaoui, 19 marzo 2011 - 04:51
Il mondo è un libro, ma se non viaggi ne conosci solo una pagina(Agostino d'Ippona).....ed io ho viaggiato, tanto.
#226
Inviato 19 marzo 2011 - 12:25

CITAZIONE(metaoui @ Mar 19 2011, 04:08 AM) <{POST_SNAPBACK}>
Vero che l'idrogeno che si spezza ed evapora non è nocivo...
Aspetta, guarda che nessuno ha negato che sia nocivo. Lo è eccome, in quanto proviene dal circuito "sporco".
E' radioattivo. Fortunatamente essendo molto leggero tende a salire in alto molto velocemente e si disperde negli strati alti dell'atmosfera.
Se leggi, sono a metano...
#227
Inviato 19 marzo 2011 - 12:32

CITAZIONE(Arsenio Pinny @ Mar 18 2011, 08:16 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Se un reattore divenisse inutilizzabile allora andrebbe smantellato in sicurezza.
Non so se sie la soluzione migliore.
Smantellarlo (dopo averlo raffreddato, ovviamente) comporterebbe lavorare in un ambiente contaminato, trovandosi poi con un mucchio di roba contaminata da stoccare da qualche parte (cemento, ferro ecc), probabilmente all'interno di una struttura identica a quella dell'attuale reattore.
Tutto sommato non essendoci stati danni alle strutture, una volta incapsulato il tutto si avrà una struttura di resistenza eccezionale atta a durare tempi lunghissimi dalla quale non potrà uscire alcuna radiazione.
CITAZIONE(Arsenio Pinny @ Mar 18 2011, 08:16 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Però mi piacerebbe che fosse diciamo bipartisan in quanto il suddetto articolo parla solo a favore del nucleare mettendone in luce SOLO i pregi.
Capisco cosa intendi.
Tieni comunque conto che l'articolo non è scritto da un giornalista, ma da un tecnico convinto di una certa tesi, e che tramite l'articolo l'argomenta.
Se leggi, sono a metano...
#228
Inviato 19 marzo 2011 - 01:03

Continuo a leggere le vostre argomentazioni e i vostri pareri, ma una domanda di fondo mi rosica in testa....Ok parlare del nucleare, dei pregi e dei difetti, dei costi e dei risparmi, di energia alternativa, ecc... ma ha senso parlare di pro e contro in merito alle centrali investite da disastri?
Non ho conoscenze tecniche e la mia opinione si basa solo sulle mie sensazioni, ma è una mia convinzione che nessuno ci dirà mai la verità sui livelli di contaminazione che seguono ai disastri (e non solo).
Ci sono tanti esempi di verità occultate, uno per tutti è stato il disastro nel golfo del messico....
Ci sono troppi interessi in ballo.
L'altro ieri c'è stato un guasto in una centrale nucleare in Canada link, si parla di 73mila litri di acqua contaminata che si sono riversati nel lago Ontario. Si dice che i livelli di sostanze nocive non siano superiori al limite consentito...
Non ho conoscenze tecniche e la mia opinione si basa solo sulle mie sensazioni, ma è una mia convinzione che nessuno ci dirà mai la verità sui livelli di contaminazione che seguono ai disastri (e non solo).
Ci sono tanti esempi di verità occultate, uno per tutti è stato il disastro nel golfo del messico....
Ci sono troppi interessi in ballo.
L'altro ieri c'è stato un guasto in una centrale nucleare in Canada link, si parla di 73mila litri di acqua contaminata che si sono riversati nel lago Ontario. Si dice che i livelli di sostanze nocive non siano superiori al limite consentito...
Preferisco essere l'ultimo tra i sognatori, con tante visioni da realizzare, che il primo tra coloro che non nutrono né sogni né desideri. - Kahlil Gibran -
#229
Inviato 19 marzo 2011 - 03:59

Aggiornamenti
Meeting sul nucleare, ma contemporaneamente la Cina
Infine un interessante articolo sui possibili danni da radiazioni
CITAZIONE
Intanto il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger parla di nuovi “sviluppi catastrofici probabili”. Il gestore della centrale nucleare di Fukushima è riuscito a ripristinare l’elettricità nel sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell’impianto. In giornata l’elettricità è tornata nei reattori 1,2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Il direttore generale dell’Aiea arriva a Tokyo per “verificare di persona l’accaduto”. Obama annuncia che anche negli Usa verranno rivisti gli standard di sicurezza del nucleare. E gli Stati Uniti denunciano: il governo giapponese non dice tutto sull’entità della tragedia.
CITAZIONE
La Corea del Sud, il Giappone e la Cina hanno concordato oggi di lavorare insieme nella gestione dei disastri e nella sicurezza nucleare. Lo hanno deciso i ministri degli esteri dei tre paesi che si sono incontrati a Kyoto, secondo quanto riferisce l’agenzia Yonhap. I tre ministri, il sudcoreano Kim Sung-hwan, il giapponese Takeaki Matsumoto e il cinese Yang Jiechi, hanno tenuto oggi un meeteng annuale sul nucleare, nonostante la crisi di questi giorni in Giappone a seguito del violento sisma.
CITAZIONE
Tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell’acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l’agenzia Kyodo.
CITAZIONE
Nelle immediate vicinanze della centrale di Fukushima sono state rilevate alte dosi di radiazioni nel latte e negli spinaci coltivati. Lo hanno riferito le autorità giapponesi, secondo le quali sarebbero contaminati i tre quarti del raccolto agricolo. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha sostenuto che il livello di contaminazione dei prodotti alimentari non comporterebbe rischi per la salute.
Meeting sul nucleare, ma contemporaneamente la Cina
CITAZIONE
L’agenzia Xinhua riporta una nota ufficiale del governo di Pechino: "Il Paese ha sospeso i procedimenti di approvazione per l'edificazione di nuovi impianti nucleari". 28 le centrali in fase di realizzazione, quasi la metà di tutte quelle che si stanno attualmente costruendo a livello globaleUna centrale nucleare in Cina Anche la Cina ha deciso di sospendere la costruzione delle sue nuove centrali atomiche: il 40 per cento di quelle attualmente in fase di realizzazione nel mondo. A comunicarlo è stata l’agenzia Xinhua, che riportando una nota ufficiale del governo di Pechino, ha annunciato: “La Cina ha sospeso i procedimenti di approvazione per la costruzione di nuove centrali nucleari, in modo da rivedere le norme di sicurezza in seguito all’esplosione in una centrale giapponese”. Attivata anche una verifica dei livelli di sicurezza in quelle già attive: “Il Consiglio degli affari di Stato ha chiesto ai dipartimenti interessati di effettuare controlli della sicurezza nelle centrali nucleari esistenti”, ha informato Xinhua al termine della riunione governativa presieduta dal primo ministro Wen Jiabao. Anche Pechino si aggiunge così alla lista di nazioni che, come la Germania, in seguito al dramma giapponese hanno deciso di dare un freno all’industria atomica. Persino l’Australia, Paese con il 31 per cento delle riserve mondiali di uranio, ha assunto in questi giorni drammatici una posizione sfavorevole nei confronti dell’atomo. Ma cosa spinge la Cina a prendere tutte queste misure di sicurezza? Probabilmente l’estrema velocità con cui, negli ultimi due anni, ha approvato la costruzione di molte delle sue nuove centrali nucleari.
Infine un interessante articolo sui possibili danni da radiazioni
CITAZIONE
In Giappone, nei pressi della centrale di Fukushima, si è raggiunta la quota di 400 mSv in un’ora di esposizione. Quali sono i possibili danni? Secondo le tabelle dell’Oms, se si viene esposti a un sievert (1.000 mSv) nell’arco di un’ora si incorre in alterazioni temporanee dell’emoglobina; quando si sale a 2-5 sievert si hanno perdita dei capelli, nausea, emorragie. Con 4 sievert assorbiti in una settimana si ha la morte nel 50% dei casi, con 6 è morte certa e immediata.
Questo solo nel breve periodo. Nel lungo, come si è visto con drammatica precisione negli anni successivi a Chernobyl, anche dopo 20 e più anni, si rischiano tumori (soprattutto tiroidei), linfomi e leucemie. Le aree del corpo considerate più radio-sensibili sono quelle le cui cellule si moltiplicano molto rapidamente: la pelle, il midollo osseo e le ghiandole sessuali. Mentre reni, fegato, muscoli e sistema nervoso sono ritenuti radio resistenti, poiché le cellule che compongono questi tessuti si riproducono con minore facilità. I rischi più immediati, dunque, sono rappresentati da infiammazioni che coinvolgono la pelle e la bocca, da emorragie sottocutanee e perdita di capelli.
Il tasso di mortalità è particolarmente elevato nell’arco di 45 giorni dal momento in cui si viene a contatto con le radiazioni.
Questo solo nel breve periodo. Nel lungo, come si è visto con drammatica precisione negli anni successivi a Chernobyl, anche dopo 20 e più anni, si rischiano tumori (soprattutto tiroidei), linfomi e leucemie. Le aree del corpo considerate più radio-sensibili sono quelle le cui cellule si moltiplicano molto rapidamente: la pelle, il midollo osseo e le ghiandole sessuali. Mentre reni, fegato, muscoli e sistema nervoso sono ritenuti radio resistenti, poiché le cellule che compongono questi tessuti si riproducono con minore facilità. I rischi più immediati, dunque, sono rappresentati da infiammazioni che coinvolgono la pelle e la bocca, da emorragie sottocutanee e perdita di capelli.
Il tasso di mortalità è particolarmente elevato nell’arco di 45 giorni dal momento in cui si viene a contatto con le radiazioni.
#230
Inviato 19 marzo 2011 - 11:58

Non so quanto sia attendibile questa mappa..... ma non vedo molti siti, adatti per la costruzione di centrali nucleari di nuova generation.....

Uploaded with ImageShack.us
Dimenticavo e i plutonio?? in do si porta?? Ops dimenticavo, alla coop ci sono i contenitori... per la raccolta differenziata
Vorrei un po' indagare..... sullo smaltimento del plutonio. Si parla di nucleare ma nessuno dice dove va a finire lo scarto della centrale di nuova generazione....
Una volta dicevano che una batteria da auto se gettata in un lago inquinava non so quante migliaia di mq. di superfice. Quindi venvano smaltite, mettendole in contenitori e sepolte in miniere abbandonate....
E i plutonio??? Dove finisce??? MAH!!!!!!!!!!!!!!!!

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Dimenticavo e i plutonio?? in do si porta?? Ops dimenticavo, alla coop ci sono i contenitori... per la raccolta differenziata

Vorrei un po' indagare..... sullo smaltimento del plutonio. Si parla di nucleare ma nessuno dice dove va a finire lo scarto della centrale di nuova generazione....
Una volta dicevano che una batteria da auto se gettata in un lago inquinava non so quante migliaia di mq. di superfice. Quindi venvano smaltite, mettendole in contenitori e sepolte in miniere abbandonate....

E i plutonio??? Dove finisce??? MAH!!!!!!!!!!!!!!!!
volkswagen ECO-UP <<< 27.9 km/kg>>>
#231
Inviato 20 marzo 2011 - 12:12

Articolo ripreso da www.9online.it
La voce dell'Emergenza – il Blog L'emergenza ambientale a 360 gradi
L’irrisolto problema delle scorie rappresenta una delle eredità del parco nucleare esistente nel mondo. L’elemento più inquietante è il plutonio. Resta radioattivo per 240.000 anni!
L’irrisolto problema delle scorie rappresenta una delle eredità del parco nucleare esistente nel mondo. L’elemento più inquietante è il plutonio. Resta radioattivo per 240.000 anni! Un po’ meno del tempo trascorso tra l’Homo di Neanderthal membro del genere homo vissuto nel pleistocene e noi. Il plutonio scomparso dalla Terra miliardi di anni è ricomparso con i reattori nucleari. Il plutonio o si stocca o si distrugge. Lo stoccaggio deve avvenire in un luogo “sicuro” e senza possibilità di fuoriuscita. Gli Stati Uniti da decine di anni si cimentano con il luogo più sicuro del loro territorio, il sito di Yucca Mountain nel deserto del Nevada per stoccare 70.000 tonnellate di scorie (comprensivo del plutonio). Le obiezioni del mondo scientifico hanno impedito la soluzione “Yucca Montain”.
Eppure gli Stati Uniti su questo sito hanno fatto ricerche per 15 anni, con sondaggi fino a 23 km di profondità e raccogliendo 18.000 campioni di acqua e roccia. “Science” del marzo 1998 riporta le osservazioni di un gruppo di geologi che segnalavano la possibilità di deformazione rapida della crosta dell’area. è stato fatto uno studio comparativo tra siti di stoccaggio. Studiata l’idrografia delle zone insature, compresa la filtrazione e la percolazione. Definito il paleoclima della regione del Nevada per prevedere il futuro climatico dell’area e sviluppato modelli probabilistici per il rischio vulcanico e sismico. L’altra soluzione è la distruzione del plutonio nei cosiddetti reattori autofertilizzanti o negli “amplificatori di energia”. Il fallimento e la chiusura del reattore Superphenix e l’inclusione di queste tipologie di reattori tra quelli di cosiddetta IV Generazione ne confermano la complessità e difficoltà di risoluzione dei gravi problemi tecnici.
“L’amplificatore di energia” (progetto Rubbia) è un reattore originale che usa torio (le riserve mondiali sono tre volte quelle dell’uranio) ed esclude la possibilità che avvenga una reazione a catena incontrollata. Viene detto che le difficoltà di questo reattore siano legate agli enormi investimenti e al fatto che i prototipi richiedono decine di anni prima di passare alla fase industriale. Nemmeno la nuclearizzata Francia ha risolto il problema scorie! Un rumoroso silenzio riguarda la gestione dei rifiuti ad alta attività. Al di la delle rassicurazione degli imbonitori nostrani siamo ancora alla fase dei sondaggi e della sperimentazione. La legge del 1991 (legge Bataille) prevedeva tre linee di ricerca: 1) separazione e trasmutazione 2) stoccaggio in formazioni geologiche profonde (500 metri di profondità) 3) condizionamento e deposito in superficie. La ricerca è attuata su un solo sito quello di Bure a 500 metri di profondità in un giacimento di argilla.
Incidentalmente è opportuno ricordare che il Parlamento francese nel 1991 concesse 15 anni per trovare le soluzioni. In Belgio sono in corso le ricerche sull’idoneità del sito argilloso di Mol. L’Inghilterra ha deciso di mantenere ancora per 50 anni lo stoccaggio delle scorie nel Nord della Scozia e presso l’impianto di Sellafield. La Germania ancora sta valutando lo stoccaggio nei depositi salini. In Italia rientreranno nei prossimi 10 anni le scorie condizionate e il plutonio. Dagli impianti di Sellafield rientrerà nel gennaio 2012, uranio e plutonio derivanti dall’attività di riprocessamento di 201 elementi di combustibile della centrale di Garigliano. “La stima degli oneri complessivi del programma trasmesso all’Autorità ammonta a 5,2 miliardi di euro.
Tale stima è comprensiva sia dei costi già sostenuti dal 2001 a moneta corrente, sia dei costi ancora da sostenere a moneta 2008 e include anche i costi per il conferimento dei rifiuti al deposito nazionale. Questi ultimi unitamente ai costi di disattivazione degli impianti del ciclo del combustibile siti a Saluggia, Casaccia e Trisaia sono da ritenersi affetti da significative incertezze” così scrive la Corte dei Conti nella determinazione n. 36 del 2010 trasmessa alle Presidenze delle due Camere insieme al bilancio per l’esercizio 2008 – corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – della società Sogin spa.
Dalla stessa determinazione apprendiamo che il costo del riprocessamento del plutonio della centrale Superfenix, alla quale partecipò l’Enel con il 33,3% del capitale fu “di 173,15 milioni di euro che Aeeg, con la delibera 57/09, riconosce in via provvisoria in attesa dell’integrazione del decreto 26 gennaio 2000 con l’inclusione dei suddetti costi nel perimetro degli oneri nucleari, in aderenza a quanto previsto dalla direttiva ministeriale 28 marzo 2006”. Questo è il metodo adottato dai postulanti alla greppia della spesa pubblica, quando parlano di competitività del kwh da nucleare: addossare alla fiscalità generale gli oneri deliberatamente nascosi dell’energia nucleare e affermare che è l’energia più a buon mercato. (Erasmo Venosi, Terra)
La voce dell'Emergenza – il Blog L'emergenza ambientale a 360 gradi
L’irrisolto problema delle scorie rappresenta una delle eredità del parco nucleare esistente nel mondo. L’elemento più inquietante è il plutonio. Resta radioattivo per 240.000 anni!
L’irrisolto problema delle scorie rappresenta una delle eredità del parco nucleare esistente nel mondo. L’elemento più inquietante è il plutonio. Resta radioattivo per 240.000 anni! Un po’ meno del tempo trascorso tra l’Homo di Neanderthal membro del genere homo vissuto nel pleistocene e noi. Il plutonio scomparso dalla Terra miliardi di anni è ricomparso con i reattori nucleari. Il plutonio o si stocca o si distrugge. Lo stoccaggio deve avvenire in un luogo “sicuro” e senza possibilità di fuoriuscita. Gli Stati Uniti da decine di anni si cimentano con il luogo più sicuro del loro territorio, il sito di Yucca Mountain nel deserto del Nevada per stoccare 70.000 tonnellate di scorie (comprensivo del plutonio). Le obiezioni del mondo scientifico hanno impedito la soluzione “Yucca Montain”.
Eppure gli Stati Uniti su questo sito hanno fatto ricerche per 15 anni, con sondaggi fino a 23 km di profondità e raccogliendo 18.000 campioni di acqua e roccia. “Science” del marzo 1998 riporta le osservazioni di un gruppo di geologi che segnalavano la possibilità di deformazione rapida della crosta dell’area. è stato fatto uno studio comparativo tra siti di stoccaggio. Studiata l’idrografia delle zone insature, compresa la filtrazione e la percolazione. Definito il paleoclima della regione del Nevada per prevedere il futuro climatico dell’area e sviluppato modelli probabilistici per il rischio vulcanico e sismico. L’altra soluzione è la distruzione del plutonio nei cosiddetti reattori autofertilizzanti o negli “amplificatori di energia”. Il fallimento e la chiusura del reattore Superphenix e l’inclusione di queste tipologie di reattori tra quelli di cosiddetta IV Generazione ne confermano la complessità e difficoltà di risoluzione dei gravi problemi tecnici.
“L’amplificatore di energia” (progetto Rubbia) è un reattore originale che usa torio (le riserve mondiali sono tre volte quelle dell’uranio) ed esclude la possibilità che avvenga una reazione a catena incontrollata. Viene detto che le difficoltà di questo reattore siano legate agli enormi investimenti e al fatto che i prototipi richiedono decine di anni prima di passare alla fase industriale. Nemmeno la nuclearizzata Francia ha risolto il problema scorie! Un rumoroso silenzio riguarda la gestione dei rifiuti ad alta attività. Al di la delle rassicurazione degli imbonitori nostrani siamo ancora alla fase dei sondaggi e della sperimentazione. La legge del 1991 (legge Bataille) prevedeva tre linee di ricerca: 1) separazione e trasmutazione 2) stoccaggio in formazioni geologiche profonde (500 metri di profondità) 3) condizionamento e deposito in superficie. La ricerca è attuata su un solo sito quello di Bure a 500 metri di profondità in un giacimento di argilla.
Incidentalmente è opportuno ricordare che il Parlamento francese nel 1991 concesse 15 anni per trovare le soluzioni. In Belgio sono in corso le ricerche sull’idoneità del sito argilloso di Mol. L’Inghilterra ha deciso di mantenere ancora per 50 anni lo stoccaggio delle scorie nel Nord della Scozia e presso l’impianto di Sellafield. La Germania ancora sta valutando lo stoccaggio nei depositi salini. In Italia rientreranno nei prossimi 10 anni le scorie condizionate e il plutonio. Dagli impianti di Sellafield rientrerà nel gennaio 2012, uranio e plutonio derivanti dall’attività di riprocessamento di 201 elementi di combustibile della centrale di Garigliano. “La stima degli oneri complessivi del programma trasmesso all’Autorità ammonta a 5,2 miliardi di euro.
Tale stima è comprensiva sia dei costi già sostenuti dal 2001 a moneta corrente, sia dei costi ancora da sostenere a moneta 2008 e include anche i costi per il conferimento dei rifiuti al deposito nazionale. Questi ultimi unitamente ai costi di disattivazione degli impianti del ciclo del combustibile siti a Saluggia, Casaccia e Trisaia sono da ritenersi affetti da significative incertezze” così scrive la Corte dei Conti nella determinazione n. 36 del 2010 trasmessa alle Presidenze delle due Camere insieme al bilancio per l’esercizio 2008 – corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – della società Sogin spa.
Dalla stessa determinazione apprendiamo che il costo del riprocessamento del plutonio della centrale Superfenix, alla quale partecipò l’Enel con il 33,3% del capitale fu “di 173,15 milioni di euro che Aeeg, con la delibera 57/09, riconosce in via provvisoria in attesa dell’integrazione del decreto 26 gennaio 2000 con l’inclusione dei suddetti costi nel perimetro degli oneri nucleari, in aderenza a quanto previsto dalla direttiva ministeriale 28 marzo 2006”. Questo è il metodo adottato dai postulanti alla greppia della spesa pubblica, quando parlano di competitività del kwh da nucleare: addossare alla fiscalità generale gli oneri deliberatamente nascosi dell’energia nucleare e affermare che è l’energia più a buon mercato. (Erasmo Venosi, Terra)
Messaggio modificato da capitanoghianda, 20 marzo 2011 - 12:15
volkswagen ECO-UP <<< 27.9 km/kg>>>
#232
Inviato 20 marzo 2011 - 01:15

Come no Capitano? Semplice: 2 centrali in Sardegna (tanto non interessa a nessuno), una in Sicilia, una o due per rovinare il Salento, una dal Cota e una a Lampedusa così eliminiamo sia il problema delle scorie che degli immigrati...
Ah dimenticavo, uno da quegli str...i di alto atesini, così imparano ad avere le agevolazioni fiscali.
Ah dimenticavo, uno da quegli str...i di alto atesini, così imparano ad avere le agevolazioni fiscali.
Messaggio modificato da lor.87, 20 marzo 2011 - 01:18
#233
Inviato 20 marzo 2011 - 10:59

La centrale di Fukushima verrà smantellata
Inoltre
CITAZIONE
Fukushima Daiichi sarà smantellata. Inevitabile, a questo punto, che la centrale nucleare venga disattivata dopo il sisma che ha colpito l’11 marzo il Giappone. “Considerando la situazione con obiettività, è chiaro che la centrale di Fukushima Daiichi non è in grado di tornare a funzionare” ha dichiarato il portavoce del governo, Yukio Edano “guardando oggettivamente alla situazione, è chiaro cosa fare”. Intanto la pressione nel reattore 3 si sta stabilizzando, dopo un rialzo preoccupante nelle ultime ore. La Tepco, la società che gestisce l’impianto, dopo aver sparato acqua con gli idranti sul reattore 3, annuncia che “almeno per il momento, sarà possibile evitare il rilascio di vapore radioattivo nell’aria”. Insomma si intravede un piccolo progresso dopo gli sforzi eroici dei tecnici e del personale di emergenza impiegato intorno all’impianto. L’elettricità ora è disponibile nel reattore 2 e ora si sta tentando di portarla anche al numero 1, un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell’impianto. Ma, di certo, la paura di un’apocalisse è tutt’altro che archiviata. L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, afferma infatti: “La situazione resta comunque molto grave”. Alle operazioni di soccorso partecipano anche truppe Usa. Gli Stati Uniti hanno anche inviato aerei spia senza pilota per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Intanto il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger parla di nuovi “sviluppi catastrofici probabili”. Il numero dei morti e dei dispersi viene aggiornato di ora in ora, al momento solo oltre 21mila.
Inoltre
CITAZIONE
Gli Usa valutano chiusura della centrale di Indian Point
Alla luce della crisi nucleare in Giappone l’amministrazione degli Stati Uniti potrebbe sospendere il funzionamento della centrale atomica di Indian Point, distante appena una sessantina di chilometri da New York City. A renderlo noto è il ministro dell’Energia Steven Chu, che intervenendo al programma ‘Fox News Sunday’ ha spiegato che “valuteremo se questo reattore debba o meno restare in funzione”. “Certamente i siti dei nostri reattori, anche di quelli già in funzione, saranno diversi da quelli in cui li avremmo installati in passato”, ha dichiarato Chu, sottolineando però come un’eventuale decisione sull’impianto di Indian Point, situato nello stato di New York a 64 chilometri a nord dalla Grande Mela, spetterebbe alla Commissione regolatrice dell’energia nucleare. “La Commissione se ne occuperà e sono certo che lo farà basandosi sugli eventi”, ha aggiunto il ministro, secondo cui l’impianto in questione, di proprietà della Entergy Corp, ha comunque un elevato grado di sicurezza.
Alla luce della crisi nucleare in Giappone l’amministrazione degli Stati Uniti potrebbe sospendere il funzionamento della centrale atomica di Indian Point, distante appena una sessantina di chilometri da New York City. A renderlo noto è il ministro dell’Energia Steven Chu, che intervenendo al programma ‘Fox News Sunday’ ha spiegato che “valuteremo se questo reattore debba o meno restare in funzione”. “Certamente i siti dei nostri reattori, anche di quelli già in funzione, saranno diversi da quelli in cui li avremmo installati in passato”, ha dichiarato Chu, sottolineando però come un’eventuale decisione sull’impianto di Indian Point, situato nello stato di New York a 64 chilometri a nord dalla Grande Mela, spetterebbe alla Commissione regolatrice dell’energia nucleare. “La Commissione se ne occuperà e sono certo che lo farà basandosi sugli eventi”, ha aggiunto il ministro, secondo cui l’impianto in questione, di proprietà della Entergy Corp, ha comunque un elevato grado di sicurezza.
#234
Inviato 20 marzo 2011 - 11:54

CITAZIONE(lor.87 @ Mar 20 2011, 10:59 PM) <{POST_SNAPBACK}>
La centrale di Fukushima verrà smantellata
Diciamo che l'abbandono produttivo della centrale è stato deciso nel momento in cui si è iniziato a pompare acqua marina.
Come e perchè si sia arrivati a quel punto rischiando un catastrofe è ancora tutto da appurare; il terremoto ha la sua parte ma l'imbecillità di mettere i generatori d'emergenza in una zona poco protetta ha avuto il suo bel peso.
Ancora rimarrà da capire se è vero che ci sono stati gravi "errori" nella gestione dell'emergenza e se è vero che sia stata tentata la strada della salvaguardia della centrale a discapito della sicurezza... ma siamo nel campo dei ma e dei forse... quindi tutto dovrà essere analizzato a freddo in seguito affinchè possa servire da insegnamento per disastri futuri.
Infine, nonostante su alcuni media la cosa sia minimizzata, se si dovesse arrivare all'estremo della "soluzione Chernobyl" di incappucciare tutto sono una pesante coperta di cemento non c'è per nulla da stare allegri. Significa innanzitutto che una vasta area sarà off-limits praticamente per sempre e nessuno può garantire sulla tenuta del preservativo a base di calcestruzzo visto che nella stessa Chernobyl si è dovuti intervenire in seguito per "tappare altri buchi".
Mi auguro decisamente che i tecnici intervenuti adesso riescano a stabilizzare il tutto in qualche modo e che si possa poi procedere ad uno smaltimento ed alla conseguente bonifica dell'area.
#235
Inviato 21 marzo 2011 - 12:21

Bravo Nico, mi hai fatto ricordare un'altra notizia che avevo sentito oggi e che avevo dimenticato di postare. Le informazioni sono veramente tante in questi giorni.
Speriamo che ci sia una smentita corredata da fatti. Se l'accusa del Wsj dovesse confermarsi sarebbe gravissimo, ma non così imprevedibile perchè come sappiamo gli interessi economici in gioco non sono enormi, di più. Ulteriore motivo, per quel che mi riguarda, per dire no alle centrali.
CITAZIONE
Secondo il Wall Street Journal, la compagnia che gestisce l' impianto nucleare ha consapevolmente frenato il raffreddamento dei reattori dove è in corso la fusione del nocciolo per salvare il salvabile dell'impianto, aiutata anche dalla passività iniziale mostrata dal governo. Il ricorso all'acqua di mare per abbassare la temperatura dei reattori, infatti, oltre a ridurre i rischi di altre esplosioni e fughe radioattiva, danneggia i reattori rendendoli a lungo andare inutilizzabili.
«Tepco aveva già pensato all'uso dell' acqua marina per raffreddare uno dei suoi sei reattori almeno da sabato mattina», cioè all'indomani del sisma e del seguente tsunami, ma «non l'ha fatto fino a sera quando non gli è stato ordinato dal premier». Stesso copione per gli altri reattori su cui «hanno atteso fino all'indomani per usare l'acqua salata». Tepco ha «esitato perché ha cercato di proteggere i suoi asset», ha detto al Wsj, Akiera Omoto, ex executive di Tepco e ora componente della Commissione nipponica per l'energia atomica. Un disastro che ha al «60% una natura umana», secondo un funzionario del governo
«Tepco aveva già pensato all'uso dell' acqua marina per raffreddare uno dei suoi sei reattori almeno da sabato mattina», cioè all'indomani del sisma e del seguente tsunami, ma «non l'ha fatto fino a sera quando non gli è stato ordinato dal premier». Stesso copione per gli altri reattori su cui «hanno atteso fino all'indomani per usare l'acqua salata». Tepco ha «esitato perché ha cercato di proteggere i suoi asset», ha detto al Wsj, Akiera Omoto, ex executive di Tepco e ora componente della Commissione nipponica per l'energia atomica. Un disastro che ha al «60% una natura umana», secondo un funzionario del governo
Speriamo che ci sia una smentita corredata da fatti. Se l'accusa del Wsj dovesse confermarsi sarebbe gravissimo, ma non così imprevedibile perchè come sappiamo gli interessi economici in gioco non sono enormi, di più. Ulteriore motivo, per quel che mi riguarda, per dire no alle centrali.
#236
Inviato 21 marzo 2011 - 02:13

Un pensiero a Futoshi Toba, vorrei che la sua storia sia conosciuta. L'emblema della cultura giapponese, onore, dignità, rispetto, in questo caso eroismo silenzioso.
CITAZIONE
Una settimana fa, gli operai della centrale di Fukushima, vengono chiamati a rapporto dai loro capi.
“Chi di voi conosce meglio il reattore numero 4?”
Nel silenzio si sente un colpo di tosse, poi si vede un uomo che fa un passo avanti e un inchino. Il suo nome è Futoshi Toba. Ha 59 anni e una bronchite cronica. A giugno andrà in pensione.
Lui conosce il reattore come tutti gli altri, cioè assai poco, ma capisce che la vera richiesta che gli stanno facendo è “chi di voi è disposto a sacrificare la propria vita per quella degli altri?“.
Futoshi Toba guarda i colleghi che gli stanno attorno: hanno quasi tutti 20 anni… Allora decide che tocca a lui.
“Il mio destino è compiuto. Ho finalmente l’occasione di dare un senso alla mia vita.”
Giovedì scorso (17/03/2011 n.d.r.), investito dalle radiazioni, Futoshi Toba è stato ricoverato in un centro di Tokio. Ha i giorni contati, purtroppo, ma dal suo letto d’ospedale ha trovato ancora la forza per dire
“Prego il mio paese di riflettere se questa è la strada giusta per assicurarci un futuro.
“Chi di voi conosce meglio il reattore numero 4?”
Nel silenzio si sente un colpo di tosse, poi si vede un uomo che fa un passo avanti e un inchino. Il suo nome è Futoshi Toba. Ha 59 anni e una bronchite cronica. A giugno andrà in pensione.
Lui conosce il reattore come tutti gli altri, cioè assai poco, ma capisce che la vera richiesta che gli stanno facendo è “chi di voi è disposto a sacrificare la propria vita per quella degli altri?“.
Futoshi Toba guarda i colleghi che gli stanno attorno: hanno quasi tutti 20 anni… Allora decide che tocca a lui.
“Il mio destino è compiuto. Ho finalmente l’occasione di dare un senso alla mia vita.”
Giovedì scorso (17/03/2011 n.d.r.), investito dalle radiazioni, Futoshi Toba è stato ricoverato in un centro di Tokio. Ha i giorni contati, purtroppo, ma dal suo letto d’ospedale ha trovato ancora la forza per dire
“Prego il mio paese di riflettere se questa è la strada giusta per assicurarci un futuro.
#237
Inviato 21 marzo 2011 - 05:11

CITAZIONE(lor.87 @ Mar 21 2011, 02:13 AM) <{POST_SNAPBACK}>
CITAZIONE
Lui conosce il reattore come tutti gli altri, cioè assai poco...

Se leggi, sono a metano...
#239
Inviato 21 marzo 2011 - 11:53

Anche il Sudamerica si ferma sul nucleare
CITAZIONE
In seguito al terremoto in Giappone il Sudamerica intende chiudere le centrali nucleari. Bisogna ricordare a tal proposito che i Paesi latinoamericani avevano investito poco sul nucleare, infatti soltanto l’Argentina il Brasile e il Messico dispongono di impianti nucleari. In realtà però molti Paesi avevano fatto dei progetti che riguardavano proprio l’apertura di nuove centrali nucleari, ma adesso, constatando il problema della sicurezza nucleare che si è verificato in Giappone, hanno deciso di fermarsi per riflettere bene sulla questione.
Nello specifico il Venezuela è ritornato sui suoi passi e il Cile ha deciso di prendere in considerazione le eventuali conseguenze che potrebbero insorgere a causa del rischio sismico a cui il Paese è soggetto.
Nello specifico il Venezuela è ritornato sui suoi passi e il Cile ha deciso di prendere in considerazione le eventuali conseguenze che potrebbero insorgere a causa del rischio sismico a cui il Paese è soggetto.
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