Oggi però sul faccialibro ho visto che il nostro buon admin si è schierato ed allora, a garantire il pluralismo ecomotoriano, eccomi qui a fare da bastian contrario!

A me quella pubblicità piace parecchio. Non si vede nulla di sconcio, le immagini ed i valori trasmessi sono positivi, direi quasi patriottici. Si vedono delle ragazze, delle madri, delle bambine.
Pure la colonna sonora mi pare azzeccata. E' cantata molto bene, dolce, e le perdono volentieri la licenza poetica del "Sorelle d'Italia".
Del resto la nostra Costituzione è piena di riferimenti a "uomini e donne" per evitare discriminazioni sessiste, mentre l'Inno di Mameli (che recitava anche "... i bimbi d'Italia si chiaman Balilla...") butta lì un "fratelli" più generalista.
A chi vede l'accostamento Inno Nazionale - calzini come un vilipendio vorrei ricordare che forse è più vilipendio vedere dei ragazzoni scimmiottarlo allo stadio, imitati da una curva a torso nudo che lo canticchia fra uno sfottò ed una pernacchia. (E non finirò mai di ringraziare i White Stripes che col loro Seven Nation Army dato in pasto, distogliendola, alla plebaglia pallonara hanno salvato l'Inno da parecchie esecuzioni rabbrividenti.)
A chi invece si scandalizza per l'utilizzo commerciale dell'inno (che come parte della nostra Costituzione è stato adottato come "provvisorio" ma nell'arte delle calende greche noi eccelliamo come nessun altro) vorrei ricordare che non è affatto la prima volta, e nel caso volessimo bandire l'utilizzo del sentimento nazionale nella rèclame, allora dovremmo vietare alla Fiat e ad altre aziende di utilizzare bandiere tricolori (la bandiera è rappresentativa e sacra per lo meno quanto l'inno).
Tali censure non se le sognavano neppure ai tempi di Benito e della monarchia, anzi bastava inviare qualche cassa di prodotto per scrivere "fornitore della casa reale" o riempire le etichette di stemmi sabaudi, bandiere, immagini di battaglie e quant'altro.
Detto questo, io sono lo stesso Giulio che si commuoveva ogni mattina all'alzabandiera, e che l'Inno non lo canta, ma lo ascolta in silenzio.
