Ma é davvero “nuova” questa Fiat che paginate intere su tutti i giornali (in due giorni Stampa, Giornale e Corriere della Sera) ci magnificano come tale? No, affatto...Visto che tutte le macchine sono sempre bellissime nelle recensioni dei nostri quotidiani, proviamo a tradurre in italiano: il Freemont è una fotocopia del Dodge Journey, a cui è stato sostituito il motore, che ora è un multijet Fiat: ma è praticamente identico in tutto il resto, se si esclude la calandra (cioè la mascherina anteriore con il logo rosso della Fiat)...Sfiora i 5 metri di lunghezza, e sostituisce l’Ulysse e la Multipla, la macchina elettiva dei tassisti italiani (oltre il 30 per cento di quelli romani).
Ma i tassisti non sceglieranno Freemont nemmeno se gliela regalano. Non solo per le dimensioni imponenti (la Multipla era lunga come una Punto, si parcheggiava ovunque e aveva sei posti). Ma per un piccolo dettaglio che le paginate entusiastiche curiosamente trascurano: i consumi. Sul depliant ufficiale diffuso nei concessionari c’è scritto 6 litri/100 chilometri (11 km con un litro in città, 16 fuori). Il che significa che la Freemont consuma più di una vecchia Multipla, di una Mercedes e di una Bmw (di pari cilindrata, cioè 2000). Possibile? Evidentemente sì, visto che ha l’ingombro di un carroarmato e gli ingegneri Fiat hanno fatto miracoli per abbassare il costo chilometro. Il prezzo è molto buono, ma Freemont pesa. Il modello da cui è stata clonata è una Dodge vecchia di tre anni (il tempo di un restyling!) pensata per il mercato americano pre-crisi. Ed è curioso che in italia arrivino consumi “americani”, quando Obama pone a Marchionne come condizione per finanziarlo di produrre una macchina che faccia 17 chilometri con un litro in America...E bisognerà fare fanti auguri “al gippone” di Marchionne, se è vero che le quattro “grandi” Fiat (Multipla, Croma, Ulisse e Sedici) tutte insieme vendevano 27 mila pezzi l’anno: non è detto che Toluca sia più vicina di Termini Imerese.
Vorrei sapere cosa ne pensate, mi interessano questi punti:
- la contraddizione nel dire che Termini era costoso e ora produrre una parte qui una parte in altri continenti. Ammettendo che sia economicamente conveniente (te credo, i messicani li pagano uno sputo), non è uno schiaffo ai lavoratori di Termini? E non è un'inquinamento eccessivo (il trasporto delle vetture/merci)? Come tante di quelle aziende che producono prodotti prendendo le materie prime in una nazione, "assemblando" in un altra e vendendo in una terza?
- la vettura non risulta troppo pesante e di conseguenza assetata di consumi? Sarà mica per questo che il prezzo "sembra" allettante?
- Quali modelli andrà a sostituire? Certamente la Multipla, che, anche se magari non vendeva molto, si poteva lasciare in produzione il modello a metano. Ma sostituirà anche la Sedici, l'Ulisse e la Croma? Questo non ho capito se è vero. Le prime due non mi sono mai piaciuto e ne ho viste pochissime in giro, di Croma invece si. Sarebbe questa la strategia di Marchionne? Diminuire le scelte dei consumatori e spingerli verso un'unico modello in modo da diminuire i costi producendo solo quello?
Essendo off topic, mi permetto uno sfogo OT.
Io dico solo che deve stare attento a tirare la corda. Se non manterrà le promesse fatte ai lavoratori che hanno accettato di fare i sacrifici a Pomigliano e Mirafiori (anzi, per la precisione prima dicendo che sarebbe stato un accordo solo per Pomigliano, e dopo che lo avrebbe adottato in tutta Italia, Melfi, Maserati ecc) sarà responsabile delle conseguenze, così come i politici che l'hanno lasciato fare senza obiettare nulla o chiedere garanzie. Qui molte famiglie sono al collasso e basta una scintilla, una. Aspettano innanzitutto gli investimenti promessi, è stato vago sul come li prende, da dove e quando arriveranno. All'incalzare della giornalista di Report si è lasciato sfuggire un arriveranno se arriveranno i ricavi. Ma non gliel'aveva spiegata così agli operai.
L'imitazione di Crozza è stupenda