Non ci siamo capiti:
Confermo...
1) Se hai soldi per giocarteli al lotto, cavoli tuoi, per certo NON TE NE DO IO. Quel che offro è un aiuto per mangiare e per le bollette. Quello ottieni e quello ci fa. Se non hai altri soldi, lo scopo è pienamente raggiunto. Se hai soldi in più, poco importa, il principio rimane.
Tu dici che se mi dai 40 euro in contanti potrei giocare al lotto; io dico che se me li dai su una carta, io con la carta spendo 40 euro di spesa e quei 40 euro mi avanzano da qualche parte, perchè prima non è che non avevo neppure 40 euro sennò sarei già morto di fame da un bel pò... non credi?
E comunque, secondo me, un alcolizzato o un giocatore assiduo o un tossicodipendente tessera o non tessera, i soldi per i vizi li fa saltar fuori...
2) Non tutti hanno un conto corrente, soprattuto chi è in stato di indigenza: che ci mette sul conto? Quindi bisognerebbe ulteriormente dividere l'organizzazione: pensionati, casalinghe, impiegati, autonomi..e tra loro chi non ha un conto, chi ha il conto corrente bancario (aggiungo: con conseguente esborso per pagare le commissioni alle banche, ma anche in mancanza di quest'ultmo...), quello postale (che non fa parte di ABI), chi ha uno stipendio (voce aggiuntiva del datore di lavoro), chi fa il modello Unico...
Aggiungiamo il costo per il commercialista, che voglio vedere chi si compila da solo il 730. Oppure, il lavoro ulteriore per i patronati....
A parte che molti son diventati indigenti e non lo sono sempre stati, quindi li conto lo avevano..Ho creato togliamolo pure il discorso conto corrente. Accredito su pensione o stipendio. Non serve alcun commercialista o altro; l'INPS ha raccolto tutti i dati per verificare chi ne aveva diritto e chi no... bene, per chi ne ha diritto ed è pensionato possono far già tutto loro, per chi ne ha diritto ed è un lavoratore inviano telematicamente i dati al datore di lavoro. Non ci sarebbero costi di alcun genere!