Ho letto di intercettazioni tra Facchetti (r.i.p.) ed il designatore...mi risulta che anche vi fossero illeciti, la cosa comunque sarebbe prescritta secondo la giustizia sportiva.
Tra queste una delle più significative secondo quanto rivela La Stampa di ieri, risalirebbe al 9 gennaio 2005 - il giorno della partita di campionato tra Inter e Sampdoria, poi finita 3-2 per i nerazzurri - quando l'allora presidente nerazzurro Facchetti telefona a Bergamo, allora designatore arbitrale. Ecco il contenuto della chiamata, come riportato dalla Stampa:
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Facchetti: "Pronto Paolo, sono Facchetti"
Bergamo: "Buongiorno Giacinto"
Facchetti: "Sto andando allo stadio, l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri".
Bergamo: "Vedrai che sarà una bella partita".
Facchetti: "Va bene".
Bergamo: "Viene predisposto (Bertini) a fare una bella partita"
Facchetti: "Sì, si, va bene".
Bergamo: "È una sfida che vedrai la vinciamo insieme".
Facchetti: "Volevo solo dirti che l'ho fatto" (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini).
Bergamo: "Vedrai che le cose andranno per il verso giusto, poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati. Fa morale...»
Poi c’è quella registrata il 25 novembre del 2004, tra Gennaro Mazzei, collaboratore dei designatori arbitrali, nella designazione dei guardalinee, ed ancora il presidente dell’Inter Giacinto Facchetti.
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Mazzei: «Sono in macchina che vado a Coverciano».
Facchetti: «Sceglili bene per domenica sera eh…».
Mazzei: «Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta».
Facchetti: «Ivaldi e Pisacreta?».
Mazzei: «Eh sono il numero 1 e il numero 2».
Facchetti poi aggiunge: «Sì certo, e il numero 1 degli arbitri…».
Mazzei: «Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1».
Facchetti: «No lì non devono fare i sorteggi, ci devono».
Mazzei: «Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna».
Facchetti: «Ma dai…».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte».
I guardalinee scelti per l’incontro tra Inter e Juventus, il 28 novembre del 2004, furono Ivaldi e Pisacreta. L’arbitro sorteggiato fu Rodomonti.
Per completezza di cronaca, ecco la telefonata che Collina fa al dirigente rossonero Meani nel febbraio 2005, commentando la designazione di due guardalinee per una partita del Milan.
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Collina: «Beh vedo che hai una certa potenza eh, volevo farti i complimenti».
Meani: «Hai visto?».
Collina: «Ma vai a cagare te e tutti quanti. Che roba, ma va a cagare và».
Meani: «È bastato tirargli le orecchie come quelle dell’asino. Ti prometto, te lo auguro per il bene che ti voglio, che quando diventerai designatore...».
Collina: «Non penserai mica di poter fare una cosa del genere».
Meani: «No, ci sentiamo magari per parlare “ciao come stai”, così. Non parlerò mai di arbitri. Al limite mi permetterò di dirti se qualcuno si comporta in modo maleducato».
Collina ridendo: «Ho aperto il computer, ho visto la coppia e dico “non ci posso credere”. Da morire dal ridere».
Meani: «Telefonagli a Brontolo, gli dici “Dio bono, non hai schifo”, digli..». E ancora: «Perché io mi ricorderò sempre che quando avevamo posto il famoso veto, perché Galliani si è incavolato con Pisacreta, l’unico che mi ha telefonato per dirmi che (Pisacreta; ndr) è un bravo guardalinee e una bella persona, per garantirmi, per dirmi di non fare queste cose, è stato lui. Un altro conoscendo il vostro mondo avrebbe detto lascialo là...».
Collina: «..che ne fa di meno».
Meani: «Bravo, bravo».