Ma non mi interessa scendere sul tuo stesso terreno di battaglia.
Quel che ho scritto lo può capire chiunque abbia voglia di capirlo. Inutile che tu prenda due frasi a caso per dimostrare fantomatiche incongruenze:
- la prima frase che hai quotato dimostrava semplicemente che col metodo di Travaglio di sparar sentenze in partenza nessuno è salvo, nemmeno lui che (atti processuali) va in vacanza nella villa di un mafioso.
- la seconda è invece il mio pensiero.
Bah.
Piuttosto, visto che volevi mettere in dubbio la faccenda della SME, ti ricordo che Prodi la definiva la PERLA DELL'IRI, non un'aziendaccia che il buon smaritano De Benedetti ci faceva il piacere di portarsi via. I casi sono due: o non era un'azienda "maleodorante" o Prodi conta balle. Scegli tu. Il fatto che chi scrive quanto linki collabori con i giornali di De Benedetti ti dice nulla? Per lo meno dovrebbe fartene dubitare come dubiti di quanto scrive Il Giornale.
Quello che hai linkato è il classico esempio del modo di fare disinformazione di Travaglio, che spara dati e sentenze da professorino SICURO CHE POI NESSUNO LI VA A CONTROLLARE.
Vi allego lo stralcio di un articolo (del Giornale, del nemico numero 2 di Travaglio, ovvero Facci) che spiega abbastanza bene il personaggio che in tanti idolatrano.
"...È la faziosità pura, la riproposizione dei passaggi di alcune sentenze al posto di altri, di certi verbali al posto di altri, di certi avversari al posto di altri. È l’enfasi delle sentenze di condanna e in caso di assoluzione è la sottolineatura delle parti che la condanna auspicavano. È l’invenzione di status giuridici inesistenti (prescritto al posto di non colpevole, soprattutto) o è la citazione dell’articolo articolo 530 come «insufficienza di prove» anziché «assoluzione perché il fatto non sussiste». È dire «in nessun paese del mondo avviene che» anche se non è vero, sapendo che nessuno o quasi andrà a controllare: vedasi il caso delle intercettazioni telefoniche, o del celebre conflitto di interessi, che negli Usa sarebbe tranquillamente tollerato come ha ripetuto Al Gore di recente. Più in generale, Marco Travaglio è un fracco di balle di cui nessuno si accorge perché lui è così «documentato» che nessuno si prende la briga di controllare, tantomeno conduttori e direttori e capiredattori. Per anni Travaglio ha attribuito a Paolo Borsellino la citazione di una telefonata tra Mangano e Dell’Utri dove si parlava di droga: appreso che questa telefonata non è mai esistita, lui ha continuato a citarla. Travaglio ha scritto balle contro Mediaset e Fedele Confalonieri: condannato, ma non lo sa nessuno. Ha scritto balle contro Cesare Previti: condannato, ma non lo sa nessuno. E pochi sanno degli errori materiali (chiedete a Giuseppe Ayala) e pochi sanno dei casi di omonimia di cui ha dovuto scusarsi (chiedete a Pier Ferdinando Casini, Giuseppe Fallica e Antonio Socci) e pochi sanno soprattutto delle tantissime sciocchezze e omissioni che nessuno sta neppure a smentire.
All’ultimo Annozero Travaglio ha detto che Grillo non può essersi arricchito con l’antipolitica perché i quattro milioni di euro da lui dichiarati, in realtà, sono del 2005, e cioè di quando i vaffanculo day neppure li faceva. Non è vero, sono i redditi dell’anno scorso: ma a lui basta dirlo. Al V-day di qualche settimana fa Travaglio ha tuonato contro i finanziamenti pubblici all’editoria e ha detto che anche L’Unità percepisce contributi «come tutti i giornali italiani»: e non è vero, perché la sua Unità percepisce più contributi di tutti, in quanto stampa politica come tantissimi altri giornali non sono. Se vai su internet e cerchi l’ultimo articolo di Travaglio contro Gianni Alemanno, neo sindaco di Roma, trovi le accuse più incredibili contro di lui ma neppure la citazione del dettaglio che Alemanno è stato assolto. Sempre assolto. Il nostro precisino sa essere tremendamente impreciso: ogni volta alza la posta dell’invettiva, abbassa l’asticella del target e tutto il resto è regime: magari citando e ricitando Montanelli. Quando un Montanelli redivivo, oggi, a uno come Travaglio, gli rilascerebbe sul sedere un bel verbale a forma di tacco."
P.S. Partecipare ad una marea di convegni nazionali dei partiti di sinistra non vuol dire essere in politica?
